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Sandro Mazzola una leggenda del calcio è stato ospite dell’Ute sabato 24
A Brugherio un mito del calcio. Sandro Mazzola è stato ospite, sabato 24 maggio, all’Ute, l’Università per tutte le età, nell’ultima lezione del corso di giornalismo tenuto dal giornalista e scrittore Claudio Pollastri, che ci riserva sempre delle sorprese. «Mi sono divertito qui, con voi all’Ute – ha dichiarato Sandro Mazzola – e mi piacerebbe tornarci. In queste due ore ho ripercorso un’intera carriera giocata sui campi di tutto il mondo. Una vita dedicata al calcio che mi ha dato molte soddisfazioni, come giocare con la Nazionale all’estero dove i nostri connazionali aspettavano una vittoria azzurra per vivere meglio». L’ex calciatore dell’Inter e della Nazionale ha ripercorso anche la sua vita privata di ragazzo rimasto orfano giovanissimo del padre Valentino Mazzola, il grande calciatore del Torino morto nella tragedia aerea di Superga con l’intera squadra. Le difficoltà di imporsi in un ambiente che non gli perdonava di essere figlio d’arte e che pretendeva sempre di più da Sandrino che ogni volta doveva combattere contro gli avversari in campo e con il paragone col padre. «Nei momenti più difficili chiedevo aiuto Lassù, e pregavo. Sono sempre stato devoto di padre Pio che una volta mi aveva confessato sgridandomi quasi urlando in dialetto come faceva sempre lui».
La lezione, alla quale è intervenuto anche il sindaco di Brugherio Marco Troiano, si è conclusa con l’inevitabile domanda sulla rivalità con Gianni Rivera e la famosa staffetta dei Mondiali del 1970 «potevamo giocare assieme, invece inventarono la staffetta. Ma la verità è che io e Gianni non siamo mai stati nemici, eravamo soltanto rivali in campo ma le rispettive tifoserie non ci avrebbero mai permesso di diventare amici. Fuori dal campo, invece collaboravamo nel volontariato aiutando i calciatore più sfortunati».
Standing ovation alla fine della lezione, con la consegna degli stemmi da parte degli Inter Club presenti e la firma del libro autobiografico “Ho scelto di stare davanti alla porta”.