Associazioni
La Lampada di Aladino, per l’assistenza al malato oncologico, presenta il 21 dicembre in Biblioteca il calendario 2013
Come ogni anno l’associazione La Lampada di Aladino Onlus, che si occupa di assistenza globale al malato oncologico, presenta il nuovo calendario.
Venerdì 21 dicembre alle ore 20 in Biblioteca, in via Italia 27 a Brugherio,presentazione del calendario 2013; rinnovato, con una nuova veste grafica e che riporta, come sempre, le testimonianze di pazienti oncologici che hanno affrontato la malattia, immagini, riflessioni e altra novità consigli pratici per stare in salute. Ingresso libero ma richiesta la prenotazione.
In prima di copertina del calendario l’immagine di “Un ponte” collage di Bruno Lupi Timini “con la doppia elica del Dna”, “Un ponte verso un futuro che, a dispetto delle varie e nefaste profezie, ci sarà. Un futuro pieno di aspettative e di speranze rivolte in particolar modo al conseguimento di quei successi in campo medico che ci permetteranno di sconfiggere le più temibili malattie”. Inoltre sfogliando le pagine del calendario sarà possibile trovare il commento dell’oncologo dell’associazione Davide Toniolo: “Speriamo sia finita l’era di superficialità, di facciata e di parole al vento. Abbiamo bisogno che la buona volontà, unico motore della sanità dove funziona, sia riabilitata, coadiuvata e condotta verso una eccellenza fatta di tranquillità, di diritti, di sicurezza perché se mettiamo il paziente al centro non dobbiamo corrergli attorno ma avere il tempo almeno di ascoltarlo. Per il 2013 non vorrei la rivoluzione, ma la rottamazione è assolutamente un obbligo in tutti i settori e livelli dove serve o dove non c’è evoluzione perché anche questo è un modo per risparmiare. Rottamare a volte vorrà dire non avere più il servizio sanitario sotto casa ma quante volte si fanno chilometri per raggiungere centri di eccellenza?”.
Per concludere anche le parole del presidente de La Lampada Davide Petruzzelli: “Abbiamo una sanità ricca di eccellenze e di buone pratiche, troppo spesso a livello mediatico manca questo tipo di comunicazione, a favore di notizie di malasanità, che ci impressionano ma che di fatto non rappresentano che una piccolissima parte del sistema. Proprio nei giorni in cui questo calendario sta andando in stampa, circolano voci che il sistema sanitario non sta più in piedi e che forse nei tempi a venire dovremo iniziare a pensare a integrazioni assicurative e dintorni, ma ci assicurano che questo non significherà meno pubblico e più privato. Speriamo. Personalmente non credo che manchino le risorse, ma che sia necessario ragionare in termini di riallocazione delle risorse, secondo criteri di appropriatezza e come dicevamo prima di sostenibilità. Non è più il tempo di tutto per tutti, ma della cura giusta alla persona giusta nel momento giusto. Questo non vuol dire tagli lineari, ma ridistribuzione secondo altri criteri”.
Per informazioni contattare la Biblioteca di via Italia.