assi Laddove possibile (non tutto può essere recuperato) si potrebbe chiedere la collaborazione di qualche associazione del territorio per la gestione di un servizio di recupero e distribuzione.
BALCONI Purtroppo la normativa sanitaria non lascia molte possibilità: resta inteso che è nostra ferma convinzione inserire negli appalti, una specifica clausola per il recupero di avanzi e la successiva consegna ad enti autorizzati per la distribuzione.
MONACHINO Ci sono progetti in Italia che permettono il recupero di cibo avanzato (Alcune scuole di Trieste e di Bologna sono una realtà), sarà nostra cura portare questi esempi per discuterne a livello comunale.
NAVA È un tema questo che si dovrà prima o poi affrontare coinvolgendo quelle realtà di volontariato che operano sul territorio e che si occupano di distribuzione di alimentari alle persone bisognose. Penso al Banco di Solidarietà, alla Croce Rossa, alla Caritas. Per recuperare il cibo occorrono metodologie e mezzi particolari che possono essere messi al servizio del comune dalle aziende appaltatrici delle mense scolastiche.
PANZA Al punto 2.1 del Programma, Progetto Brugherio tratta proprio questo argomento. Anche questa è prassi consolidata in altri Comuni italiani. Impariamo da loro.
RONCHI È un progetto che abbiamo iniziato pochi mesi prima della fine del mio mandato, l’unica difficoltà è trovare associazioni che lo vengano a prendere con furgoni e contenitori coibentati per impedire il deperimento del cibo.
TROIANO Sono anni che si cerca di risolvere il problema degli sprechi alimentari nelle scuole. Da un lato dobbiamo aiutare i ragazzi a capire che il cibo non si deve sprecare, dall’altro dobbiamo lavorare con la Asl per menu che possano essere insieme nutrienti e di gradimento. Da settembre, poi, affronteremo anche il tema di recuperare il cibo avanzato, per metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno.
VULPIO Far circolare il quesito e raccogliere proposte.