Comunità Pastorale
“Francesco ci sprona a vivere con gioia” l’entusiasmo dei brugheresi dal Papa
Entusiamo. Gioia. Preghiera. I brugheresi in pellegrinaggio con la diocesi a Roma descrivono così il momento dell’incontro con Papa Francesco, mercoledì 3 aprile, durante l’Udienza generale del mercoledì.
Tra i diecimila fedeli ambrosiani il gruppo dei brugheresi ha avuto l’onore di essere davvero vicinissimo al Papa, come dimostrano le immagini che proponiamo in questo articolo.
“Ci siamo svegliati prestissimo per arrivare alle otto in piazza” racconta Paolo Polvara e in tutti è evidente l’emozione per un incontro che come dice un altro pellegrino Alberto Abbondio “si attende anche degli anni per viverlo”.
Il parroco don Vittorino Zoia è entusiasta: “E’ stata una grande emozione a livello di fede. Il Papa comunica disponibilità, umiltà, nell’incontro con la gente, un’ attenzione nei confronti di tutti. C’erano centinaia di persone in carrozzina e lui ha abbracciato tutti. L’incontro con Papa Francesco mi lascia un grande senso di fiducia”.
Sempre alla televisione aveva visto i vari pontefici che si sono succeduti in questi anni suor Maria Rosa, delle suore di Maria Bambina: “ringrazio di aver potuto fare questa esperienza” dice commossa.
E Alberto Abbondio riprende affermando convinto che occorre “pregare per il Papa perché da buon apostolo sappia raddrizzare la barca”.
Puntigliosi Luigi e Enza Folchini, ma con la dovuta tenerezza: “Questo Papa dice poche parole ma a buon intenditor – commentano – ci tira le orecchie con le sue paroline alla buona per dirci quello che dobbiamo fare”.
I commenti piu’ saggi, però, vengono dai tredicenni che faranno la loro professione di fede quest’anno: per loro, troppo piccoli otto anni fa all’elezioni di Ratzinger, questo è il primo Papa: “Lui bacia tutti i bambini – dice Filippo Zenna – e noi questo gesto agli altri non lo avevamo visto fare”. Filippo dice che Papa Francesco sembra proprio “una brava persona”.
Lui che è già alto di statura è riuscito a vederlo bene mentre il suo amico Daniele Caprotti ha dovuto saltellare “per vedere il cappellino bianco del Papa”.
Anche per i ragazzi, infatti, il posto in piazza San Pietro era “vicinissimo, in piedi, accanto alla transenna” come racconta don Alessandro Maggioni, responsabile della pastorale giovanile di Brugherio che ha accompagnato i ragazzi.
Settanta in tutto i preadolescenti da tutta la Comunità Pastorale, che si sono mossi con i 25o complessivi del gruppo del decanato di Monza. Per loro è stato importante vivere questo momento “tutti assieme. Da soli – affermano – non sarebbe stata la stessa cosa”.