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Arriva il circo in città. Proteste in Comune. Il commissario: «Procedure rispettate»

Cronaca

Arriva il circo in città. Proteste in Comune. Il commissario: «Procedure rispettate»

Tendoni del circo in via Turati

Circa trecento e-mail sono state recapitate al Comune di Brugherio per protestare contro l’arrivo del circo, attendato in via Turati da oggi fino a lunedì 1 aprile.

Lo riferisce l’ufficio pubbliche relazioni di Villa Fiorita che venerdì ha provveduto a pubblicare sul sito del Municipio una risposta pubblica del commissario prefettizio Maria Carmela Nuzzi.

Così scrive il commissario: «In riferimento alle e-mail pervenute in merito all’installazione del circo Kodanty mexican circus nell’area di via Turati, si partecipa che l’Amministrazione comunale ha richiesto l’intervento al Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Azienda sanitaria di Monza e Brianza, per le opportune verifiche sulle effettive condizioni degli animali. Si fa presente inoltre che, prima del rilascio della relativa autorizzazione, è stata verificata la sussistenza dei requisiti previsti dalle normative vigenti».

Dal Comune spiegano che, per la natura stessa dello strumento “posta elettronica” e visto che i messaggi generalmente non sono firmati o non riportano la residenza degli scriventi, non è possibile verificare se le proteste provengano da cittadini di Brugherio o da militanti del mondo ambientalista, tra loro coordinati, che scrivono da altre località.

Nelle lettere di protesta si legge, tra l’altro, che «I circhi con animali sono tristi spettacoli che si basano sulla violenza nei confronti di animali di varie specie, che vengono costretti a  eseguire esercizi innaturali e ridicoli e vengono costretti a passare le  loro vite in gabbie anguste e del tutto irrispettose delle loro  esigenze. Il circo con animali non è cultura, non è spettacolo, è solo  sofferenza per gli animali, prigionia, violenza, sopraffazione…» e si chiede di «promuovere un’ordinanza comunale, già in vigore in alcune città italiane, che faccia rispettare ai circhi norme inoppugnabili circa la detenzione degli animali».

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