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Polizia Locale, lunedì 20 la presentazione delle attività 2024
Quante multe ha fatto la Polizia Locale nel 2024? I t-red continuano a incassare? Sono più indisciplinati al volante gli uomini o le donne? Quali sono le attività che impegnano di più gli agenti? Queste e altre domande avranno risposta lunedì 20 gennaio alle ore 17.30 in sala Consiliare, piazza Cesare Battisti. Ingresso libero. La data scelta non è casuale, ma cade nella ricorrenza di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale.
Premiazione degli agenti
L’incontro si aprirà con il saluto del Comandante Silverio Pavesi e, a seguire, la presentazione del rendiconto delle attività che il personale della Polizia Locale ha svolto sul territorio nell’anno appena trascorso. Nel corso dell’evento verranno anche consegnati riconoscimenti agli agenti che si sono distinti nel corso dell’anno in particolari operazioni di servizio. A concludere il saluto del sindaco Roberto Assi e della vicesindaco Mariele Benzi, che ha la delega alla Polizia Locale.
Il patrono
San Sebastiano, di origine milanese secondo quanto ricorda il sito vaticannews, visse nel terzo o quarto secolo. Si recò a Roma, dove entrò nelle guardie pretoriane e raggiunse presto alte cariche, divenendo gradito agli imperatori Diocleziano e Massimiliano per la sua fedeltà e lealtà, tanto da entrare a far parte delle guardie personali. Questa sua posizione gli permetterà di aiutare segretamente i cristiani in carcere e di testimoniare la sua fede alle nobili famiglie. Questa sua azione “sovversiva” venne scoperta e fu chiamato a giudizio dagli imperatori. Di fronte alla sua coerente fermezza, Diocleziano lo condannò a morte mediante il supplizio delle frecce. Legato nudo a un palo, fu colpito da tante frecce da sembrare un “riccio”. Abbandonato a quel palo, perché creduto morto, fu lasciato solo. Irene, matrona cristiana, andò con le ancelle per dargli degna sepoltura, ma trovatolo ancora vivo, lo portarono via e lo curarono. Sebastiano riprese salute e fu invitato a lasciare la città di Roma. Egli invece, saputo che gli imperatori si trovavano al tempio di Ercole, li volle affrontare pubblicamente. Dopo l’iniziale sorpresa nel vederlo ancora vivo, fu nuovamente arrestato e flagellato e, perché i cristiani non andassero ancora una volta a recuperarne il corpo, lo gettarono nella cloaca della città. Lo stesso santo apparve però a una donna cristiana, Lucina, indicandole dove si trovava e ordinandole di seppellirlo presso la tomba dei santi Pietro e Paolo.