Cronaca
In casa armi, munizioni e cocaina. Arrestati padre e figlio
Stavano indagando sulla rapina ai danni di una pizzeria avvenuta la sera del 6 gennaio scorso in via Teruzzi, durante la quale due uomini dal volto coperto avevano minacciato il gestore con una pistola e si erano fatti consegnare 600 euro.
E hanno trovato un vero e proprio arsenale.
Il tutto è avvenuto nella mattinata di mercoledì 27 febbraio, quando i carabinieri della stazione di Brugherio, a seguito di lunghe indagini, hanno arrestato l’uomo ritenuto colpevole di avere messo a punto la rapina.
Il giovane, colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Monza il 25 febbraio, risulta ufficialmente residente in un paese vicino, ma è di fatto domiciliato presso l’abitazione del padre, che abita in centro a Brugherio, dove è stato trovato dai militari della caserma di via Dante.
Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno inoltre trovato materiale che ha portato all’arresto anche del genitore.
Nella casa dell’uomo, di professione guardia giurata, oltre a due pistole regolarmente dichiarate sono state infatti rinvenute due pistole irregolari, una Walther calibro 7,65 e una Bruni P4 calibro 8.
Entrambe le armi erano state modificate per poter alloggiare un silenziatore e ad entrambe era stato abraso il numero di matricola per renderle irrintracciabili.
Oltre alle armi, i carabinieri hanno inoltre trovato un silenziatore, due caricatori e circa 150 proiettili di vario calibro.
Ad aggravare la posizione dell’uomo anche il ritrovamento di 45 grammi di una sostanza stupefacente, probabilmente cocaina, e di un bilancino di precisione.
Il padre del giovane, incensurato, è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione illegale di munizioni e armi clandestine e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti.
Entrambi gli uomini sono stati condotti presso il carcere di Monza e sono ora in attesa di processo.