città
Riforma della scuola: cosa cambia a Brugherio? L’opinione delle dirigenti Sicilia e Iacopino
La riforma della scuola è legge e porta con sé diverse novità. Ma cosa cambierà concretamente per gli studenti di Brugherio? Lo abbiamo chiesto ad Annamaria Sicilia, dirigente scolastica degli istituti Sauro e De Pisis, e a Daniela Iacopino, dirigente della Don Camagni.
Ritorno ai giudizi sintetici alla primaria
Una delle principali novità riguarda la scuola primaria, dove si torna ai giudizi sintetici (ottimo, distinto, buono, sufficiente e insufficiente) abbandonando i voti a livelli (LA, LB, LC, LD) adottati in precedenza. “È fondamentale – precisa Sicilia – che la valutazione sia parte integrante di un processo di apprendimento che aiuti gli studenti a comprendere le proprie potenzialità, non un giudizio immediato che non restituisce il senso del percorso di crescita”.
Voto in condotta e sospensioni
Alla scuola secondaria di primo grado, il comportamento degli studenti sarà valutato con un voto numerico che contribuirà alla media finale dell’anno. Le sospensioni, invece, saranno scontate a scuola con lo svolgimento di attività sociali, “una pratica che abbiamo già adottato nel nostro istituto”, precisa Sicilia.
Misure contro il bullismo e le aggressioni al personale scolastico
La riforma introduce anche misure specifiche per contrastare il bullismo e le aggressioni al personale scolastico. Il voto in condotta avrà un peso maggiore e potrà portare alla bocciatura in caso di 5. Inoltre, sono previste multe da 500 a 10.000 euro per chi aggredisce il personale scolastico.
“Queste disposizioni – commenta Iacopino – mirano a valorizzare il voto di comportamento e a prevedere il coinvolgimento degli studenti in attività di cittadinanza attiva e solidale, per far comprendere le conseguenze dei propri comportamenti”.
Riflessioni delle dirigenti
Sicilia sottolinea l’importanza di riflettere sulle cause che determinano i comportamenti degli studenti e delle famiglie, e ribadisce che la scuola “ha bisogno di tanto per dare tanto, perché è l’unica strada di investimento sul nostro futuro”.
Iacopino riconosce “il pregevole intendimento” della riforma, ma evidenzia anche la necessità di interventi strutturali per garantire “edifici sicuri, trasporti adeguati, personale scolastico al completo, inclusione e uso consapevole delle tecnologie”.
In attesa del decreto attuativo
Entrambe le dirigenti attendono ora il decreto attuativo per capire come dare seguito alle nuove disposizioni.