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Le 48 proposte di chi sogna una Brugherio comunista
Il PCI, Partito Comunista Italiano, ha scritto un dettagliato documento con proposte «per il miglioramento dei servizi e della qualità della vita a Brugherio. Firmatario è il brugherese Emmanuele Scivoletto, già consigliere comunale e oggi referente cittadino del PCI. Lo affiancano Domenico di Modugno, candidato al Senato alle elezioni dello scorso fine settimana, e Davide Elli, segretario regionale della Federazione giovanile comunista italiana.
Composto da 48 punti (il testo integrale si può leggere cliccando qui), prende il via citando Enrico Berlinguer e la necessità di «costruire una «società di liberi e uguali», per poi affrontare il tema del lavoro.
Tra le proposte si trovano la mappatura dei disoccupati e inoccupati, l’attivazione di lavori socialmente utili, con pagamento in voucher per beni e servizi di prima necessità, trasporti gratuiti per i disoccupati e gli inoccupati in occasione di visite mediche e colloqui di lavoro o corsi di formazione e simili, censimento delle persone con disabilità fisica e mentale, censimento dei pensionati che percepiscono meno di mille euro al mese pro capite al mese, trasporto gratuito o a prezzi calmierati in base al reddito per over 65 per l’accesso ai supermercati, ai negozi, e ai mercati della città.
Il tema delle povertà estreme passa anche attraverso la riattivazione dell’alloggio invernale per i senzatetto. Il progetto comunista su Brugherio vede anche una revisione degli orari degli autobus, l’attivazione del car sharing e l’allargamento anche alla nostra città delle bici e dei monopattini a noleggio che ci sono nei comuni limitrofi.
L’idea per la sanità è invece un posto di pronto soccorso a Brugherio, la stipula di convenzioni con le associazioni che fanno trasporto sanitario per calmierare i prezzi, l’intensificazione del dialogo con ATS per il problema della carenza dei medici di base.
Progetti oggettivamente complessi, ma ci sono anche proposte più piccole e puntuali. Come, ad esempio, creare un’applicazione per localizzare più facilmente l’ubicazione delle tombe nei cimiteri, oppure utilizzare pannelli solari per l’illuminazione cimiteriale. O, ancora, valutare per l’olio esausto, le batterie, le lampadine, il ritiro a domicilio o la creazione di postazioni ad hoc nei quartieri. Sempre in discarica, creare uno spazio per il baratto delle cose che, ancora funzionanti, non vengono più usate.
Le proposte legate all’istruzione, invece, passano attraverso la riscoperta della natura e della storia cittadina, con gite scolastiche della memoria in occasione dell’eccidio di Marzabotto, e a Ballabio per il ricordo dell’uccisione da parte dei nazifascisti del partigiano nostro concittadino Ambrogio Confalonieri. E visite in cascina per imparare il rispetto degli animali o insegnare ai più piccoli il giardinaggio e l’agricoltura.
Restando in ambito giovani, la proposta è di ricostituire il Tavolo delle politiche giovanili, dar vita a un Centro di aggregazione, aprire una sala prove musicale ed uno studio di registrazione.
Nel capitolo delle piccole cose facilmente fattibili c’è anche la proposta di estendere anche ai partiti politici, liste civiche, movimenti non presenti in Consiglio comunale l’utilizzo delle sale comunali gratuitamente, 2 volte all’anno, e la possibilità di avere l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico anche tramite posta elettronica certificata, senza doversi recare al comando di Polizia Locale a ritirare il documento cartaceo.
Per quanto riguarda la diffusione della cultura, i tre firmatari del documento propongono di inserire sui cartelli le foto e la professione dei personaggi a cui è dedicata una via. Con QR code che rimandano a pagine internet per chi volesse approfondire l’argomento.
Il Partito comunista italiano al momento non siede in Consiglio comunale e dunque il documento non si trasformerà in dibattito consiliare. È stato protocollato in Comune, all’attenzione del sindaco e della giunta, come atto del partito «per i residenti, le persone e gli animali e per tutti coloro che scelgono, anche se solo di passaggio, di vivere Brugherio».