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Un anno di HEO hub: «Siamo sempre più un luogo d’incontro»

La presentazione di All Soccer nella sala conferenze di HEU hub in piazza Roma
La presentazione di All Soccer nella sala conferenze di HEO hub in piazza Roma

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Un anno di HEO hub: «Siamo sempre più un luogo d’incontro»

HEO hub compie un anno. «È già passato un anno? È volato…» dice sorpreso Giambattista Schiaffino, uno dei 4 soci che hanno dato il via all’hub nato nel maggio del 2022. In quella data, infatti, tornavano ad animarsi i locali di piazza Roma che avevano ospitato una pellicceria, uno studio medico, una banca prima di restare vuoti per anni.

Un compleanno è il momento giusto per un bilancio che facciamo con Schiaffino stesso, Massimo Meoni, Stefano Testa.

HEO nasceva con molti spazi liberi per l’arrivo di nuove realtà. Oggi cosa è diventato?

Meoni. Oggi possiamo dire sorridendo che forse ne sono arrivate troppe e questo per la verità ci fa felici. C’è così tanto entusiasmo che apriamo un nuovo spazio in via Teruzzi, HEO wellness, con corsi e attività motorie per tutte le età.

Cosa avete scoperto in questo primo anno?

Meoni. Ci siamo resi conto che tante persone a Brugherio hanno voglia di fare, hanno voglia di cambiare marcia. Vengono in HEO cercando un luogo dove esprimersi e il nostro ruolo oggi è cercare di dare una risposta a questi desideri.

Quali sono le attività nell’HUB?

Testa. Le divisioni consolidate sono lo smart working, l’associazione Flipness, Freedom street radio, All Soccer e i tanti corsi che proponiamo: fumetto, lingue, benessere solo per dirne alcuni. Ma attorno a queste ruotano tante altre realtà e gruppi, ne cito tre, il Brugo, la Croce Bianca e Kupalinka. Infine il College, una sorta di doposcuola evoluto, tutti i giorni dalle ore 15 alle 18 con ripetizioni, tempo dedicato alla ricerca di un metodo di studio e pause di gruppo per socializzare. Ha 80 ragazzi iscritti, soprattutto di scuole medie e superiori. E gli insegnanti sono ragazzi universitari o laureati brugheresi.

Meoni. Questo è un tipico esempio della potenzialità dell’hub.

In che senso?

Meoni. Nel senso che HEO è soprattutto e sempre più un luogo che favorisce l’incontro. Nel caso del College, mettiamo a disposizione un contenitore che fa incontrare i ragazzi che offrono ripetizioni con gli studenti che hanno bisogno di essere seguiti. In un’economia locale non circolare, ma addirittura sferica, con la persona al centro.

HEO è comunque un’impresa privata…

Meoni. Sì, siamo una SRL con quattro soci ed è importante che a fine anno i conti tornino. Ma ho la sensazione che chi ci frequenta abbia capito: non mettiamo al primo posto i bilanci, ma il gusto di fare le cose.

E avete attirato diverse realtà.

Schiaffino. È banale dire che, insieme, si fa più e meglio che da soli. Però bisogna anche riuscire a farlo, e qui ci stiamo riuscendo.

Tra le attività più visibili c’è Freedom Street Radio, come sta andando?

Schiaffino. Siamo partiti con 12 programmi e adesso sono oltre 40, con più di 80 persone coinvolte, 7mila ascoltatori di zoccolo duro. Le trasmissioni sono tutte in diretta e poi si possono riascoltare in podcast. Ogni fine settimana siamo impegnati ad animare qualche evento con i nostri dj. Il sogno è allargarci e passare dall’essere solo una web radio a trasmettere anche in DAB (il sistema radio digitale presente sulle automobili), ma servirebbe un investimento di almeno 20mila euro l’anno e al momento è prematuro.

Quali sono i programmi più importanti?

Schiaffino. Ne cito due non perché siano i più importanti, ma perché sono rappresentativi. Il primo è “Tutti vogliono fare radio”, tenuto da due ragazzi che, 12 mesi fa, non sapevano niente di radio e adesso sono in grado di gestire autonomamente tutto. Il secondo è “Sfacielo”, il programma dei ragazzi del Brugo che sono bravissimi e spesso vengono con noi, la domenica, a fare dei dj set agli eventi. Anche loro, perfettamente autonomi.

Cosa farete in via Teruzzi?

Testa. Apriamo una palestra, HEO wellness. Amplieremo la nostra offerta; infatti nel nuovo spazio oltre ai già collaudati yoga e pilates si potranno seguire corsi di posturale e funzionale a corpo libero, danza e psicomotricità, pratiche olistiche e attività per la cura della persona, dal bambino all’anziano. Il 10 giugno c’è l’open day, poi a settembre partiamo a pieno ritmo. L’idea è nata da alcuni ragazzi, fisioterapisti, che cercavano un posto dove fare riabilitazione dagli infortuni per alcuni sportivi che seguono. Li abbiamo incontrati e da lì è partito tutto.

Quali obiettivi avete nel breve termine?

Schiaffino. Continuare a farci conoscere sempre di più. Tanti entrano, gli raccontiamo cosa facciamo, si complimentano, dicono “non sapevo cosa succede qui dentro”. HEO è ormai ben visibile e conosciuto dall’esterno, dobbiamo raccontare sempre di più a tutti cosa facciamo all’interno.

F.M.

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