Elena Natali, «l’imprenditrice delle cerniere» protagonista al tg regionale di RaiTre

Mercoledì 8 marzo, Festa della Donna, il TG regionale di Rai Tre ha dedicato un servizio a Elena Natali, imprenditrice a capo dell’azienda LCA Natali di via degli Artigiani.

Nel servizio a cura di Alice Monni, l’imprenditrice è definita «La signora delle cerniere». Una passione che la stessa Natali ammette, sorridendo: «Un cliente tanti anni fa mi disse “tu hai la stessa malattia di tuo padre, la lampopatia”. Ebbene sì, sono malata gravemente per questo accessorio che tutti danno per scontato, ma che per me è vita».

Natali realizza macchinari per la fabbricazione delle cerniere, ma anche le cerniere stesse, a migliaia ogni anno, anche realizzate su misura e a specifica richiesta dei clienti, di qualsiasi colore. “Lavorando sulle singole componenti delle nostre chiusure lampo – spiega il sito dell’azienda – possiamo creare la combinazione che meglio si adatta alle richieste del prodotto dando ampio respiro a stile e fantasia del cliente, il tutto senza limiti creativi e di quantità”. Non mancano anche la consulenza e la produzione di macchinari per realizzare le cerniere.

L’azienda è stata fondata nel 1977 da Fabrizio Natali il quale, mettendo a frutto l’esperienza di progettista, realizza la propria linea di macchine per chiusure lampo. In particolare, è apprezzato per la semplicità e facilità di utilizzo dei suoi macchinari. Negli anni, è conosciuto e riconosciuto a livello mondiale nella produzione di macchine per chiusure lampo, direttamente progettate, costruite ed assemblate.

Nel 1993 prende il via anche la produzione delle chiusure lampo, principalmente per mostrare il funzionamento delle macchine realizzate. E anche questa linea produttiva ha successo.

Oggi l’azienda è guidata da Elena Natali, figlia di Fabrizio, e già si affaccia la terza generazione di famiglia: «Quando mio figlio è a casa da scuola – ha detto l’imprenditrice al TGR – lo mando al lavoro in magazzino».

Inevitabile, l’8 marzo, una domanda della giornalista sull’essere donna e imprenditrice: «Sicuramente – risponde Natali – mio padre avrebbe voluto un figlio maschio. Ma nel momento in cui ha capito che a me piaceva quello che faceva lui, mio padre mi ha fatto una scuola incredibile con l’esempio».

È più difficile, per una donna, essere imprenditrice?, chiede in conclusione la giornalista. «È difficile per tutti – è la risposta di Natali -. Io dico sempre: non voglio aiuti, lasciatemi lavorare».