Primo Piano
“Rendimento oltre le aspettative, ora bisogna vincere anche in trasferta”
Danilo Durand, Direttore Tecnico dei Diavoli Rosa e coach della Gamma Chimica Brugherio fa il punto sul rendimento della sua squadra al giro di boa del campionato
Ormai è un appuntamento fisso quello tra noi e il coach (anche se coach è riduttivo perché in realtà è molto più di questo) dei Diavoli Rosa, Danilo Durand. A metà campionato ci troviamo per commentare la prima parte di stagione e fare delle considerazioni su ciò che di buono è stato fatto e su quanto di buono resta da fare. La classifica al momento vede la squadra a 14 punti, salda al dodicesimo posto e quindi salva. L’obbiettivo stagionale risulterebbe quindi centrato. Sarà sufficiente tenere la barra in questa direzione? Lo chiediamo a Durand.
Prima parte di stagione: cinque vittorie erano inattese a metà campionato. Commenti al giro di boa?
Ottima prima metà di campionato, siamo andati oltre le più rosee aspettative. Sia dal punto di vista della maturazione dei ragazzi, sia dal punto di vista della classifica. Al momento stiamo centrando il nostro obbiettivo, ovvero la salvezza. Ora speriamo che il percorso di crescita prosegua. La lunga assenza di Barotto ha inciso, anche se alcune partite le abbiamo vinte anche senza di lui. Ora è tornato e sarà una pedina fondamentale.
Quanto sarà importante riuscire a cogliere il primo successo in trasferta?
Importantissimo, perché nel girone di ritorno giocheremo solo 5 partite in casa, quindi se vogliamo restare in A3 dobbiamo vincere fuori dalle mura amiche. Mirandola e San Donà, per esempio, che sono due nostre dirette concorrenti, saranno passaggi cruciali per la nostra stagione.
Capitan Innocenzi è stato tra gli elementi più positivi.
Ha fatto molto bene, crediamo molto in lui. È rimasto con noi nonostante avesse delle interessanti proposte. Certamente è tra i migliori della categoria nel suo ruolo.
Carpita, Chiloiro, Van Solkema, Ichino e naturalmente Barotto. Il reparto d’attacco è stellato….
Il potenziale è molto buono, bisogna però che capiscano bene il momento all’interno della partita. Non è importante solo fare i punti, ma anche impedire che siano gli avversari a metterne a segno.
Con tutto il rispetto per Innocenzi, non manca forse un leader che possa scuotere la squadra dal campo, come fa lei dalla panchina?
Credo che fino ad ora il trascinatore sia stato Van Solkema, soprattutto nelle partite interne. Spero che col ritorno di Barotto possano assolvere insieme a questo importantissimo compito, ne abbiamo estremamente bisogno.
L’ex capitano Massimo Piazza segue le partite dalla panchina, accanto a lei e a Moreno Traviglia. Come se la sta cavando in questo nuovo ruolo?
Molto bene. Anche se forse non sarebbe necessario sottolinearlo, è molto integrato nello staff. Non ha avuto alcune difficoltà a passare dal campo alla panchina, è una risorsa molto importante per noi.
Parliamo di Andrea Marini e Pardo Mati. Anche loro molto bravi.
Marini per noi non è una sorpresa. A 13 anni giocava già nell’under 16. Ormai diamo per scontato che sia in grado di fare tutto ciò che gli chiediamo. Temevo che pagasse di più il passaggio dall’under 17 alla Serie A invece, nonostante debba certamente anche lui crescere, i problemi non sono certo arrivati dalla sua zona di competenza. Pardo è il giocatore più giovane della categoria, può fare molto bene. Ha colto l’occasione che gli si è presentata, data l’assenza di Frattini. Per lui sarà una stagione lunga e impegnativa perché è impegnato anche nelle giovanili. Ha grandi qualità non solo tecniche ma anche caratteriali.
Il vostro settore giovanile continua a brillare. Anche in Bulgaria con l’under 15 avete sbaragliato avversari molto forti.
Questo ci inorgoglisce enormemente, significa che il lavoro che facciamo qui ai Diavoli Rosa, dal punto di vista tecnico, è molto valido. Tutte le nostre squadre giovanili, sia maschili che femminili, stanno andando molto bene. Per quelle che sono le nostre abitudini, stiamo aspettando la primavera che è per noi tempo di raccolto.
Io avrei terminato, vuole aggiungere qualcosa?
Si, scherzando ma neanche troppo, vorrei fare un appello: se in città c’è un magnate che ci vuole costruire un palazzetto, noi siamo qui….