Addio a Fabio Fumagalli, amico delle missioni, morto in Guinea Bissau a 57 anni

Ha destato profonda commozione in città la scomparsa di Fabio Fumagalli, 57 anni. È morto d’infarto mercoledì 2 novembre in Guinea Bissau, terra di missione che tanto amava e per la quale si era a lungo impegnato. Lascia la moglie Julia, i figli Edna e Patrick, la mamma Franca: non è ancora nota la data del funerale. «Mi mancano le parole – afferma padre Giuseppe Fumagalli, missionario brugherese per decenni in Guinea Bissau e cugino di Fabio – per dire quanto Fabio rappresentasse per me, per la missione non solo di Suzana e, credo, per noi tutti». 

Tanti, aggiunge, «hanno saputo apprezzare le sue molteplici capacità tecniche e non solo che ha saputo sviluppare e mettere generosamente al servizio dei fratelli meno fortunati, che con lui lavoravano volentieri, anche se dopo qualche mezz’ora già li sentivi respirare affannosamente».

Un altro talento «che il buon Dio gli ha dato e che lui ha coltivato donando anche questo alla comunità era la musica. Quanto era bello per me quando tornavo dall’Africa e, nelle Sante Messe festive alla parrocchia di San Carlo ritrovavo Fabio all’organo e Giulia al microfono per animare il canto nelle liturgie  della comunità che stava nascendo: era una boccata d’aria di casa, donata a noi dalle nostre comunità nascenti della Guinea Bissau».

Fabio, conclude padre Fumagalli, «col suo lavoro, con la sua persona, con la sua vita ci ha indicato la figura autentica del cristiano laico missionario, ha messo a frutto i talenti ricevuti dalle mani di Dio con semplicità e fedeltà».

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