Comunità Pastorale
Semplicità e gentilezza: il saluto di don Alessandro Fusetti
Quello di don Alessandro Fusetti è stato un vicariato intenso presso la parrocchia di Santa Maria Nascente e San Carlo di Sant’Albino e San Damiano, durato cinque anni; anni durante i quali il sacerdote si è dedicato prevalentemente al coordinamento della catechesi dell’iniziazione cristiana. Ciò almeno fino alla fine dello scorso anno, e ufficialmente da questo lunedì, quando ha assunto l’incarico di parroco nel comune di Osnago, orfano del compianto don Costantino Prina venuto a mancare il 7 ottobre 2021 dopo aver passato in paese gli ultimi suoi 14 anni di vita.
Una nuova missione per Fusetti, 48 anni, nato a Turate in provincia di Como, paese dove è cresciuto frequentando l’oratorio della parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Ottenuta la maturità presso l’istituto tecnico agrario di Limbiate, a 19 anni era entrato in seminario, e dopo essere stato ordinato sacerdote nel 1999 aveva prestato servizio come coadiutore dell’oratorio per sette anni a Bresso, nella parrocchia dei Santi Nazaro e Celso. Trasferito per dieci anni nella parrocchia milanese del Rosario, in via Solari, sempre come coadiutore, era approdato a Brugherio nel 2016.
«Porto via dalla comunità pastorale un duplice invito, che mi domando se sono in ogni occasione riuscito a soddisfare: l’invio a vivere l’aspetto bello della semplicità senza mai confondere questa con la banalità, e l’invito alla gentilezza non come forma di bonarietà, ma nel cercare di portare la luce del Vangelo nel modo di vivere le relazioni».
Ha ricevuto tanto, don Alessandro, dalla comunità pastorale di Brugherio, e da quegli stessi parrocchiani ha deciso di accomiatarsi con un augurio letterario, da una citazione del poeta Franco Arminio: «Per riabitare i paesi servono piccoli miracoli, miracoli talmente piccoli che li possono fare uomini qualunque, quelli che vediamo in piazza, quelli a cui non chiediamo niente, quelli che ci sembrano perduti».
E Osnago, la cui chiesa è stata pro tempore affidata a don Fabio Biancaniello, ha tutte le caratteristiche di quel piccolo paese tanto caro a Fusetti: «Già a settembre avevo valutato con i sacerdoti della diocesi di Milano che fosse giunto il momento di dare al mio modo di essere prete una forma diversa, quella di parroco di un piccolo centro». I tempi sono stati più celeri del previsto, ma ora don Alessandro è pronto per intraprendere il nuovo cammino, che verrà ufficializzato a marzo quando professerà la sua fede davanti al vescovo e riceverà da lui l’incarico ufficiale di parroco.