città
Mercato immobiliare: con il lockdown è aumentata la voglia di cambiare casa
L’emergenza sanitaria, si sa, ha rallentato se non addirittura bloccato molti settori dell’economia. Tranne, sembrerebbe, quello della compravendita immobiliare. Mediamente, non solo dall’inizio del 2020 c’è stata una flessione in positivo degli affari per le agenzie immobiliari di Brugherio che abbiamo contattato, ma è addirittura lo stesso prezzo delle case che ha subito un (seppur leggero) rialzo. Dati che andrebbero in controtendenza alla logica della crisi globale.
Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), il prezzo degli appartamenti è compreso in tutta la città tra 1.450 e 2.000 euro al metro quadrato per la compravendita e tra 5,5 e i 7,4 euro al metro quadrato al mese per quanto riguarda gli affitti. Il prezzo medio degli appartamenti in vendita (2.000 euro al metro quadrato) è di circa il 4% superiore alla quotazione media regionale, pari a 1.900 euro al metro quadrato ed è anche di circa il 9% superiore alla quotazione media provinciale (1.850 euro al metro quadrato). Negli ultimi sei mesi si è registrato un aumento dell’1,29%, aumento confermato anche tra le fine del 2020 e l’inizio del 2021.
Eppure, pensandoci bene, c’è una ragione più che comprensibile, rilevata dalle stesse agenzie immobiliari di Brugherio: «L’incremento è legato proprio all’emergenza sanitaria; la necessità di stare molto di più tra le mura di casa ha fatto sì che molte persone scoprissero l’inadeguatezza della propria abitazione, o riscoprissero alcune esigenze che la propria abitazione non riusciva a soddisfare» spiega l’architetto Daniele Zago dell’agenzia Dimensioni Zago di via Cazzaniga.
E la stessa non si meraviglia del rialzo delle quotazioni dell’ultimo anno, anzi: «I prezzi sono saliti, è vero, ma in proporzione ai costi molto più elevati dell’impiantistica, e di altri fattori, l’aumento non è riuscito a battere il decremento avvenuto a partire dal 2009».
A fargli eco è l’Agenzia Immobiliare Tempocasa, in Via Monza: «La situazione ha sicuramente influito, perché le richieste si sono indirizzate verso qualcosa di più “vivibile”; dall’abitazione indipendente all’appartamento con uno spazio esterno, un terrazzo o anche soltanto un balcone grande. Si tratta di esigenze che sono sempre esistite, ma che si sono acuite considerando il periodo e il nuovo significato della casa. Come agenzia abbiamo sempre lavorato, anche se non fisicamente dall’ufficio, e anzi abbiamo registrato più vendite di tutti gli altri anni».
Rimangono due note negative: una sul mercato degli affitti che, sottolinea ancora Zago, è rimasto pressoché invariato, ma con la problematica della scarsa offerta. L’altra sull’accessibilità alla stessa compravendita: l’agenzia TecnoBriantea di via Teruzzi, ha evidenziato come la personale leggera flessione in ribasso negli affari sia legata principalmente al «grande ritardo del reparto finanziario, delle banche in primis».