Comune
Parchi, commercio, sviluppo: cambio in giunta, si è dimesso l’assessore Marco Magni
L’assessore allo sviluppo del territorio, Marco Magni, ha rassegnato le dimissioni. È il primo caso di dimissioni della giunta Troiano e per ora, fa sapere il sindaco, terrà lui stesso per alcuni mesi le deleghe che erano competenza di Magni, soprattutto sport, parchi, commercio, innovazione.
«Lascio per motivi lavorativi – afferma l’ex assessore –: il Covid ha aumentato l’impegno nella mia azienda, che si occupa di sicurezza sul lavoro e mi è stato chiesto di tornare a tempo pieno, non potevo più dire di no, all’ennesima richiesta, ho capito che non poteva essere altrimenti».
Lascia con qualche rammarico?
Mi spiace lasciare alcune cose a metà, penso a progetti come l’ecuosacco, lo spostamento del mercato, park run, i fondi per il wi-fi. Avrei voluto portarli a termine.
Di cosa è più soddisfatto, degli anni da assessore?
In generale, di aver avuto coesione in giunta e tranquillità amministrativa che ci ha consentito di concentrarci sugli obiettivi, senza perdere tempo per i mal di pancia politici.
Quali progetti ricorda con più piacere?
Senza dubbio la riqualificazione di Increa, ci siamo riappropriati del parco. E poi il Bam, la festa della birra, mentre per lo sport ho potuto fare poco anche a causa del lockdown.
Com’è stato il rapporto con i commercianti, che dall’esterno è sembrato a tratti teso?
A bocce ferme posso definirlo un rapporto sincero. Me ne hanno dette, ma sempre in faccia e un secondo dopo eravamo già pronti a capire come superare il problema. Credo sia accaduto a causa dello spirito concreto di chi ha un’attività da guidare.
Ha qualche rammarico?
Mi sarebbe piaciuto essere assessore a tempo pieno e non part-time. Avrei potuto essere più presente tra le persone, nei quartieri. Invece, la voglia di essere efficienti spesso porta a restare in Comune per tutte le ore a disposizione, così da portare avanti i progetti. Il ragionamento è anche più ampio, un assessore a tempo pieno in un Comune delle dimensioni di Brugherio ha un’indennità di circa mille euro al mese. È difficile chiedere a una persona di rinunciare del tutto al proprio lavoro per quella cifra.
Quali difficoltà ha incontrato in particolare?
In Comune non mancano tanto i soldi, quanto più il personale, il municipio è sottodimensionato. Penso alla Polizia Locale, che ha un organico insufficiente, all’Ufficio ambiente che ha solo una persona, solo per citare due casi. Eppure, per il patto di stabilità non si può assumere e personale aggiuntivo invece servirebbe.
E ora cosa fa, esce dalla politica?
Ora mi prendo qualche mese di pausa e non ci penso. A febbraio divento papà, è un maschio, io e mia moglie Michela siamo felicissimi e ci concentriamo su quello.