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Blitz notturno al mercato, sei denunce e tre espulsioni
Un blitz notturno mirato, sabato, di 6 agenti della Polizia locale, ha portato alla luce una serie di presunte irregolarità.
Secondo quanto riferisce il Comando di via Quarto, pare abbiano un risvolto penale; infatti al primo accertamento effettuato da sei agenti impegnati sul posto, sono emerse una serie di evidenze che hanno portato a sei denunce e tre fermi con decreti di espulsione.
«Ci siamo attivati – spiega il comandante Pierangelo Villa – su richiesta di alcuni cittadini che lamentavano il mancato rispetto, da parte di alcuni ambulanti, degli orari previsti dal regolamento per l’allestimento del banco».
Durante i controlli dei documenti sia commerciali che personali di alcuni venditori, sono state individuate tre persone sprovviste non solo dei documenti per il riconoscimento ma di titolarità a rimanere sul territorio dello Stato. Questo sarebbe avvenuto in due attività. «Secondo le normative sull’immigrazione – chiarisce la Polizia locale –, si è disposto il fermo di identificazione per tre persone di nazionalità egiziana e, informata la Procura della Repubblica, sono state portate alla Questura di Milano per gli accertamenti del caso».
Secondo quanto dichiara il Comando, dagli accertamenti è emerso che tutti e tre erano in condizioni di irregolarità, due di loro con precedenti penali non gravi contro il patrimonio. Uno dei tre aveva già ricevuto un decreto di espulsione notificato nel 2014, ma circolava ancora nel nostro territorio. Tutte le tre le persone sono state denunciate e trattenute dalla Questura di Milano per i provvedimenti di espulsione.
I “datori di lavoro” sono stati denunciati per utilizzo di lavoratori in nero. «Le indagini continueranno – conclude il comandante Villa -. I controlli presso l’area mercato sono sempre stati fatti e l’intervento attivato è stato necessario su sollecitazioni dei residenti che prima godevano di una certa tranquillità ma con lo spostamento del mercato, accanto alle loro abitazioni, per i lavori in corso, hanno visto la loro quiete venir meno».