Comune
Chi paga, cosa fanno, quanti alberi tagliano? Le risposte a 25 domande sul Piano del centro
Abbiamo raccolto 25 domande tra le più frequenti che si sentono in città sul Piano del centro. Cerchiamo di rispondere il più tecnicamente possibile, al di là delle valutazioni sull’opportunità o meno dell’operazione, che lasciamo ai lettori. E al di là del dibattito politico sul tema. Manca qualche domanda? Servono ulteriori chiarimenti? Scriveteci alla mail info@noibrugherio.it o via whatsapp a 389.8221145 e cercheremo le risposte.
1. Cosa verrà costruito dove ora c’è parco Miglio?
Verrà costruito un palazzo di 8 piani con 20 appartamenti e spazi per negozi al piano terra. Occuperà circa un terzo dell’attuale parco e parcheggio. L’altezza dell’edificio è di 30 metri circa, mentre l’attuale edificio presente in via De Gasperi nel suo punto massimo è alto 27 metri.
2. Quanti alberi verranno tagliati?
È già iniziato il taglio dei pini marittimi che si trovano in via De Gasperi. Saranno quindi abbattuti gli alberi che si trovano nel parco Miglio. Tutta l’operazione porterà all’abbattimento di circa 20 alberi. Saranno sostituiti in totale da altri 110 alberi, secondo i progettisti più adatti e tipici del nostro territorio (mentre i pini marittimi sono più adatti alle coste) e con le radici meno dannose per i marciapiedi.
3. Cosa succede in piazza Roma?
In piazza Roma è stata demolita la fontana: sarà sostituita con una alta pochi centimetri e dotata di luci colorate. Saranno sostituiti i lampioni (avranno luci led), le panchine e il porfido dove è rovinato. Verranno piantati tre nuovi alberi uguali a quelli esistenti. Il muro chiuso di villa fiorita sarà sostituito da una cancellata aperta al fine di rendere più visibile il parco dalla piazza con spazio per sedersi. L’edicola sarà demolita e una più piccola sarà posizionata più a destra, dove c’era una grossa scala di cemento che è stata abbattuta e verrà ricostruita con dimensioni più ridotte. Ci sarà un’illuminazione speciale.
4. Cosa succede in via Kennedy?
In via Kennedy, nell’area verde dietro al parcheggio all’angolo con via Dante, sarà costruito un palazzo di 7 piani e circa 30 appartamenti. Verrà rifatto il parcheggio accanto all’edicola e verrà realizzato un nuovo spazio verde. Non sarà asfaltato il parcheggio sterrato sull’altro lato della strada, che il PGT pone in capo ad un altro operatore. A seguito di alcune osservazioni poste dai residenti di via Kennedy l’Amministrazione sta valutando una diversa collocazione dell’edificio, sempre sulla stessa area.
5. C’è crisi, gli appartamenti resteranno invenduti?
Secondo le nostre fonti, è difficile che accada. La vendita, a quanto ci risulta, non è stata ancora ufficialmente aperta. Ma dalle informazioni raccolte pare che ci sia un alto interesse per quanto riguarda il palazzo di via De Gasperi. Non abbiamo invece informazioni riguardo il palazzo di via Kennedy.
6. Quali opere private saranno realizzate in totale?
Sarà costruito un palazzo di 8 piani e 20 appartamenti in parte del parco Miglio e un palazzo di 7 piani con circa 30 appartamenti in via Kennedy.
7. Cosa ottiene la città?
Le opere di interesse pubblico sono il rinnovamento di piazza Roma, di piazza Battisti, di via De Gasperi, di via Filzi e di tutta l’area di largo Donatori del sangue, il rinnovamento del parcheggio di via Kennedy con la realizzazione di un nuovo spazio a verde, la cessione al Comune dell’ex oratorio di Maria Bambina, la nuova illuminazione in tutta l’area e da via Kennedy fino a via Marsala, il rifacimento dei marciapiedi e delle alberature fino a via Kennedy, la realizzazione del nuovo parco Miglio.
8. Ci sarà un parcheggio sotterraneo?
In una prima idea del Piano del centro era ipotizzato anche un parcheggio sotterraneo. Nella versione definitiva quest’opera non ci sarà. I progettisti hanno realizzato a proprie spese, e ceduto al Comune, il solo progetto per la realizzazione di un parcheggio interrato pubblico: il Comune valuterà in futuro se realizzare l’opera. Il parcheggio interrato che si vede nelle mappe è invece ad uso del condominio.
9. Siamo sicuri che l’impresa completerà le opere pubbliche?
Secondo gli accordi stretti con il Comune, la parte pubblica (piazza Roma, oratorio di Maria Bambina, largo Donatori del sangue) deve essere completata prima che siano completati i palazzi privati.
10. In campagna elettorale il sindaco Troiano aveva detto che non avrebbe costruito niente in centro?
Nel “programma elettorale” di Marco Troiano pubblicato tuttora sul sito del Comune (pagine 18 e 24) si legge che contenuti del Pgt dovrebbero essere “consumo di suolo zero, nessuna espansione su aree verdi o non edificate” e “realizzare una «città pedonale»”. Si legge anche che “Serve un progetto di riqualificazione della città, che guardi al futuro, sapendo che questi sono gli anni che decideranno il volto definitivo di Brugherio. Non avremo paura di rivedere alcune scelte fatte in precedenza, anche dalle amministrazioni del centrosinistra: il mondo è cambiato, i tempi sono nuovi, e servono idee nuove”. Infine, sullo specifico del centro, è scritto: “Dopo avere contrastato la cementificazione prevista dal centrodestra con il progetto della «Porta delle Torri», dobbiamo costruire un grande progetto per il centro cittadino, che crei anche nuovi spazi e percorsi nell’ambito della riqualificazione dell’area centrale della città”.
11. Cosa succede all’ex oratorio di Maria Bambina?
Il costruttore effettuerà lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per garantire la messa a norma di tutti gli impianti dell’ex oratorio. Sarà ritinteggiata la facciata dell’edificio e sostituiti i serramenti, sarà sostituito il muro di confine con una cancellata aperta uguale a quella di Villa Fiorita e resterà la grotta con la statua della Madonna. L’edificio sarà poi ceduto al Comune, che lo utilizzerà per un nuovo centro anziani, spazi per le associazioni e per gli sportelli comunali per i cittadini, mentre l’ex chiesetta diventerà uno spazio polifunzionale per convegni e mostre.
12. Cosa succede all’ex convento che dal 2014 ospita dei richiedenti asilo?
L’edificio è di proprietà delle suore di Maria Bambina, congregazione con sede a Lovere (Bg): un gruppo di suore è stato presente in via De Gasperi fino al 2013. Nel novembre 2014 le suore hanno affittato la loro parte di edificio ad una cooperativa per ospitare richiedenti asilo. L’edificio non è coinvolto nel Piano del centro e al momento non sono noti progetti di modifica nella destinazione d’uso dei locali o nella proprietà.
13. Quanto costano tutti questi lavori?
Il valore delle opere pubbliche ammonta, afferma il sindaco, a 4 milioni 800 mila euro. Questa spesa è sostenuta dal costruttore, in cambio della possibilità di edificare i due palazzi. Il costruttore dovrà anche versare al Comune circa 370 mila euro. L’Amministrazione sta valutando di impiegare parte di questi soldi nella riqualificazione dell’attuale serra De Pisis per destinarla a un nuovo spazio dedicato alle opere del pittore.
14. Chi sta realizzando i lavori?
Come si evince dalla documentazione depositata in Comune, il soggetto attuatore è Pst srl, impresa con sede a Monza che finora non ha mai operato a Brugherio. Il progetto paesaggistico è dell’architetto Flora Vallone, anche presidente dell’associazione dei paesaggisti della Lombardia. Il progetto urbanistico è dello studio milanese Arcolinea. Il progetto infrastrutturale e strutturale è di Alpina, società con sede a Milano, la stessa che ha realizzato i progetti dell’ex area Fiera (City Life), dell’ex area Varesine e dell’area Garibaldi/Repubblica a Milano. Il progetto illuminotecnico è dello Studio elettrotecnico Ardizzone di Fiorano al Serio (Bg) e il progetto antincendio è di Biesse impianti, di Pero.
15. Il comune poteva ottenere di più dal privato?
Difficile dirlo. Secondo diversi esponenti della minoranza consiliare, che propongono un paragone con operazioni di anni passati in aree più periferiche della città, sì. Secondo dati diffusi dal sindaco, per ogni metro quadro vengono ottenute opere per 282 euro; l’operazione del Bettolino, approvata nel 2011, a fronte di ogni metro quadro genera opere pari a 115 euro.
16. L’operazione coinvolge il Comune e un privato. Sarebbe stato più corretto assegnare l’area con un’asta?
Il sindaco sostiene che non era necessaria un’asta pubblica, dato che la scheda urbanistica prevede la realizzazione del piano del centro (e quindi anche del palazzo) solo a fronte della cessione di Maria Bambina all’amministrazione comunale. Era inevitabile cedere i diritti di costruire al privato proprietario dell’ex oratorio. Vale a dire l’impresa che lo aveva acquistato dalla parrocchia San Bartolomeo per circa 1 milione e mezzo di euro nel 2016. Il sindaco ha affermato anche che l’area è stata ceduta ad un valore di 250 euro al metro quadro, a fronte di valori attuali di mercato certificati dalla Camera di Commercio di 210-230 euro. Secondo alcuni politici di minoranza, data la centralità dell’area, sarebbe stata invece opportuna un’asta pubblica. Questi ultimi hanno presentato un esposto alla Corte dei conti per sapere se è legittimo aver scelto una procedura alternativa all’asta. La Corte dei conti non si è ancora espressa e non si conoscono i tempi in cui lo farà.
17. Cosa succede alle attività che la parrocchia svolgeva a Maria Bambina?
Da diversi anni il catechismo e l’oratorio erano stati spostati all’oratorio San Giuseppe, in via Italia 68. Le associazioni di carità che si trovavano a Maria Bambina, quest’estate si sono trasferite all’oratorio di Maria Ausiliatrice, in via Santa Caterina 53.
18. Perché la parrocchia aveva venduto l’oratorio?
Nei Consigli parrocchiali, in un’ottica di razionalizzazione delle spese, la parrocchia ha stabilito da diversi anni di vendere gli edifici non indispensabili alla pastorale allo scopo di concentrare gli investimenti sugli edifici necessari. Ha pertanto deciso di vendere l’edificio di Maria Bambina. La Diocesi di Milano, in accordo con i criteri che hanno guidato la scelta, ha ratificato la decisione ritenendola opportuna. Diversi operatori hanno avviato trattative con la parrocchia, ma uno solo ha concretizzato l’offerta, acquistando l’edificio per un milione e mezzo di euro per poter realizzare il Piano del centro.
19. Il Comune ha fatto un favore alla parrocchia?
Nel precedente progetto l’area dell’oratorio di Maria Bambina sarebbe stata libera da vincoli relativi al Piano del centro e così la sua vendita avrebbe potuto far realizzare forse maggiori introiti alla parrocchia (l’oratorio si sarebbe potuto abbattere per realizzare edifici residenziali privati). Invece, con la soluzione messa in atto, il parroco don Vittorino Zoia si è detto felice del risultato raggiunto in quanto l’ex oratorio, fedele alla sua originaria vocazione, rimane uno spazio a disposizione di tutti i cittadini.
20. Il vecchio piano del centro prevedeva meno cemento?
Il centro della città è oggetto di ipotesi di rifacimento da diversi anni. L’ultimo progetto prima dell’attuale è dell’amministrazione di Maurizio Ronchi ed era stato confermato dal commissario prefettizio. Chiamato “Porta delle torri” prevedeva, in estrema sintesi, la costruzione di due palazzi di 15 piani nell’area verde tra viale Lombardia e via Mameli. In cambio, il costruttore avrebbe realizzato un edificio sul parco Miglio con residenze private, spazi commerciali e spazi per il nuovo municipio e avrebbe interrato parte delle linee elettriche. Secondo quanto si evince dalle schede sul sito del Comune, il progetto prevedeva l’edificazione di volumi per circa 22.870 metri cubi, mentre l’attuale Piano del centro ne prevede 7.100.
21. Quanto dureranno i lavori?
I lavori in piazza Roma dovrebbero terminare per Natale. Tutto il Piano è previsto si completi entro il 2020.
22. Il Comune diventa proprietario anche della corte di fronte al municipio?
No, quello che coinvolge la corte è un progetto precedente e diverso. Un altro privato aveva proposto di acquistare, e cedere al Comune, la corte che si trova di fronte al municipio. Difficoltà nell’operazione, ha detto il sindaco, hanno convinto l’amministrazione a passare al progetto che prevedeva l’acquisizione dell’oratorio di Maria Bambina.
23. Il mercato si sposta?
Nella fase di cantiere, i banchi del mercato verranno spostati nel nuovo parcheggio provvisorio che è stato realizzato sul parco Miglio. Al termine dei lavori i banchi torneranno grossomodo nelle posizioni attuali, riposizionati in conseguenza della nuova struttura del centro.
24. Il centro diventa pedonale?
La conclusione naturale della vicenda sembra essere questa, ma il Comune non si è ancora espresso in merito. La certezza è che all’inizio l’area diventerà a limite di velocità di 30 chilometri all’ora.
25. La strettoia sotto al campanile verrà chiusa? Cambiano i sensi unici?
Il Sindaco ha più volte dichiarato che la strettoia verrà chiusa al termine dei lavori in piazza Roma, già nei primi mesi del 2018. Non è ancora stato illustrato il cambio di viabilità.
Le risposte sono finite, ma chiudiamo con una domanda per i lettori. Volete sostenere NoiBrugherio con le vostre idee e i vostri contributi? Cliccate qui e scoprite come potete essere parte della crescita del vostro giornale.