Cronaca
Radioamatori, passione e dialogo con il mondo
Oggi smartphone e tablet sono sicuramente gli strumenti più utilizzati per comunicare, quando ci si trova però in situazioni di emergenza, come i recenti fatti testimoniano, molto spesso non funzionano. In questi casi si dimostra ancora indispensabile la tecnologia sviluppata da Guglielmo Marconi nel 1896, basata sull’uso delle onde radio.
I Radioamatori di Monza
In questo campo opera l’Associazione dei Radioamatori Italiani (A.R.I.) «un gruppo di sperimentatori delle onde elettromagnetiche che normalmente si divertono a costruire i propri strumenti e che mettono se stessi e le proprie apparecchiature a disposizione della comunità come volontari», spiega Stefania Raveane, membro brugherese della sezione di Monza .
«Nonostante possa sembrare un mezzo di comunicazione antico – continua – ci sono sempre più appassionati, che devono affrontare un esame ministeriale per ottenere patente e licenza. L’Associazione conta più di 12 mila iscritti e quest’anno festeggia 90 anni. Ognuno di questi radioamatori è mosso da una motivazione diversa, chi si trova a navigare in solitaria e ha voglia di chiacchierare, chi ripara oggetti elettronici per passione e ha bisogno di aiuto, chi ha voglia di parlare con persone provenienti da tutto il mondo».
I radioamatori inoltre, partecipano a varie gare podistiche in qualità di volontari per garantire la sicurezza sui percorsi, tra le quali il Giro d’Italia e la Monza-Resegone.
Più veloce degli sms
Una curiosità: «Le comunicazioni radioamatoriali sono più veloci degli normali sms. Nel 2005 è stata fatta la prova: Gordon Hill, 93 anni armato di tasto telegrafico e codice Morse, contro Brittany Devlin, 13 anni con cellulare e sms. Vinse con un vantaggio di 18 secondi la tecnologia più anziana». Chi è incuriosito e vuole riscoprire le potenzialità di questa tecnologia può partecipare dal 6 febbraio al Corso 2017 e sostenere l’esame ministeriale a novembre. Per informazioni: sede aperta tutti i giovedì dalle ore 21.00 (via Pacinotti 1, Monza), oppure www.arimonza.it.