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Cena al buio con Disabilincorsa, Pavan: «Così fa sport un non vedente»

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Cena al buio con Disabilincorsa, Pavan: «Così fa sport un non vedente»

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Sono state un successo di iscrizioni le “Cena al buio” di venerdì 3 e sabato 4 febbraio organizzate dall’associazione Disabili in corsa. La prima data ha fatto il tutto esaurito, mentre per questa sera (sabato 4) restano una manciata di posti. Chi vuole provare a verificare le disponibilità può chiamare il numero 335.6856932.

Passeggiate, corse, trekking, bicicletta, calcio
Disabili in corsa si occupa, come il nome può lasciare immaginare, di permettere anche a chi da solo avrebbe troppe difficoltà, di fare sport.«L’Associazione è nata come Onlus nel 2016, ma le iniziative erano già attiva dal 2003 – spiega il presidente Michele Pavan –. L’intento è quello di dare la possibilità a persone con disabilità di praticare sport». L’associazione infatti mette in contatto sportivi con disabilità con normodotati che sono a disposizione per accompagnarli a correre, a fare una passeggiata in montagna o a praticare altri sport quali sci, bicicletta, nuoto, trekking e calcio.

Il problema di trovare un accompagnatore
«La maggiore difficoltà che una persona con disabilità incontra in ambito sportivo è proprio quella di non trovare persone con cui uscire di casa. Occorre quindi prima di tutto mettersi in gioco, chiedere e ovviamente avere la fortuna di trovare qualcuno che ascolti». Collaborare con l’Associazione è molto semplice: basta accedere al sito www.disabilincorsa.com e inserire la propria scheda come “atleta disabile” o “guida sportiva”. Gli organizzatori sono sempre a disposizione per eventuali dubbi e domande. Visitando il sito è possibile trovare consigli e suggerimenti, mentre nella sezione “racconti di vita” ci sono le testimonianze di persone che raccontano la propria esperienza sportiva: «Non abbiamo creduto a chi ci diceva che non potevamo fare sport».

Il doppio valore delle Cene al buio
Pavan spiega poi il duplice valore delle Cene al buio: «Il primo obiettivo è quello di sensibilizzare i partecipanti a proposito del tema della disabilità». Rispetto a quanto accade di solito i ruoli sono invertiti: sono i non vedenti ad aiutare i normodotati. «Nel corso della cena – conferma il presidente – risponderemo a tutti i dubbi e le curiosità dei partecipanti in modo da far capire cosa possono fare i non vedenti».

Una app per far incontrare atleti con disabilità e guide
In secondo luogo il ricavato della cena sarà devoluto a finanziare due importanti progetti dell’Associazione: l’acquisto di una carrozzina sportiva e la realizzazione di un’applicazione per smartphone che permetta di far incontrare atleti con disabilità e guide sportive in tempo reale.

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