Comunità Pastorale
I tre giorni del coro di Colonia, folla e calore familiare per i tedeschi
Sorpresi per la straordinaria affluenza di pubblico, entusiasti per l’imprevista accoglienza in famiglia. I quaranta cantori del coro di Colonia ricorderanno a lungo i tre giorni a Brugherio dello scroso dicembre. «Noi ospitavamo due giovani coppie – spiega la famiglia Polvara, che si è resa disponibile all’accoglienza – che avevano lasciato a casa i figli con i nonni per venire a cantare a San Bartolomeo». I coristi sono abituati ad alloggiare in hotel, ma la Comunità pastorale, invitandoli, ha pensato che il calore di una casa sarebbe stato più opportuno. «Per loro – continua Polvara – è stato sconvolgente e coinvolgente: non se l’aspettavano di certo e ne sono rimasti felicissimi. È stato un vero gemellaggio tra due comunità, oltre che un’esperienza culturale».
Gemellati con i Magi
Il coro di Colonia è stato chiamato in quanto nella città tedesca sono conservate, come a Brugherio, le spoglie dei Re Magi, in un grosso sarcofago ricoperto d’oro. «Credo che due cose – immagina la famiglia Polvara – resteranno nella mente e nel cuore dei coristi, oltrte all’accoglienza casalinga e calorosa. Vale a dire il concerto in San Bartolomeo, con la chiesa piena di persone provenienti non solo da Brugherio. E un momento di preghiera, molto intenso ed emozionante, che hanno potuto vivere, prima dell’esibizione, al cospetto delle reliquie dei santi Magi».