L’anno di eventi per il 150° anniversario di fondazione del Comune raggiunge il culmine con l’appuntamento più prestigioso.
Dal 12 novembre all’11 dicembre la galleria espositiva ospita la mostra “Filippo De Pisis. Il colore e la parola”. Sulle pareti saranno esposti, spiegano dal Comune, “una ventina di bellissimi dipinti, tutti autenticati dall’Associazione de Pisis”, affiancati da “manoscritti originali, edizioni coeve di poesie, stralci dai suoi testi e alcune sue riflessioni scritte, in un gioco continuo di rimandi tra parola e colore, tra liriche e pittura, che ne racconteranno l’opera e la vita e sottolineeranno la sua importanza a livello internazionale”.
La mostra è aperta fino all’11 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19, la domenica anche dalle 10 alle 12,30 presso la biblioteca di via Italia a Brugherio
Bartolena: «Ci insegna la libertà creativa»
La mostra, dettaglia infatti la curatrice Simona Bartolena, «non si limita a ripercorrere la produzione dell’artista attraverso l’esposizione di alcuni importanti e significativi dipinti, ma intende anche e soprattutto fare luce sull’uomo de Pisis, accostando alla sua opera pittorica quella letteraria e poetica, alla scoperta di una personalità unica, diversa nel senso più moderno e complesso del termine».
L’attenzione, aggiunge, è anche «agli aspetti più umani e personali della figura di de Pisis, uomo dal pensiero moderno, folle nella sua atipicità e creatività, coltissimo e aggiornato alle culture d’avanguardia di tutta Europa. Un personaggio che ci insegna con la sua opera e con la sua biografia quanto importante sia la libertà creativa e d’espressione, con un atteggiamento contemporaneo che certo interesserà anche i visitatori più giovani».
Troiano: «È ciò che serve per guardare al futuro con animo fiducioso»
La presenza di De Pisis a Brugherio, ricoverato a Villa Fiorita dal 1949 alla morte nel 1956 «è stato molto più che un “passaggio” nella nostra città», afferma il sindaco Marco Troiano. «Alla sua presenza – ne è convinto il primo cittadino – dobbiamo certamente buona parte di quella vocazione artistica e culturale che fa parte del patrimonio di Brugherio». La volontà dell’amministrazione è dunque «riconoscere in questo patrimonio una parte fondante di quello che abbiamo costruito finora, di ciò che siamo oggi e di quello che ci serve per guardare al futuro con animo fiducioso: l’investimento nella cultura e nella ricerca del bello, la valorizzazione di quello che abbiamo, la capacità di farci domande e interrogarci su tutto quello che serve per costruire sempre di più la nostra identità».
Sigarette al bar Italia
De Pisis visse a Brugherio l’ultima fase della sua vita. “Qualche concittadino – affermano dal Comune – ricorda questo grande protagonista del Novecento artistico italiano, che tutte le mattine si recava accompagnato al Bar Italia per comprare due Alfa e girava col cavalletto . Aveva a disposizione la serra, che oggi porta il suo nome, per potersi dedicare all’attività artistica”.