Cultura
Domenica 23, Mario Bertasa porta a Lugano le “Pietre a fior d’acqua” di Moncucco
di Roberto Gallon
Domenica 23 ottobre a Lugano presso la centrale e preziosa chiesa di San Rocco, dopo il successo delle rappresentazioni a Brugherio e a Cologno, Mario Bertasa ripercorrerà la storia “folle e fantastica” del conte Gianmario Andreani e dall’architetto Giocondo Andreolli, che nella prima metà dell’ottocento fecero trasferire il tempietto di Moncucco dalla città ticinese a Brugherio.
L’attore, di origini bergamasche ma brugherese d’adozione, è autore dei testi e delle ricerche storico artistiche, sviluppati partendo da una idea di Paolo Polvara dell’associazione Kairos. Il violoncellista Walter Prati ideatore delle musiche e le poetesse Alessandra Paganardi, Anna Mosca e Giulia Borgomaneri con le loro composizioni hanno permesso a Bertasa di completare un progetto di “teatro al servizio della poesia”, che rientra nel percorso artistico da lui sviluppato negli ultimi anni.
E’ infatti nel 2007 che il poliedrico artista incontra “dipoesia”, un’associazione coordinata da Giovanni Bonoldi che aveva organizzato in biblioteca a Brugherio un ciclo di incontri su poesia e spiritualità.
Le attività proseguono attualmente alla sala del Grechetto della biblioteca Sormani a Milano, dove mensilmente viene divulgata l’opera di importanti poeti contemporanei. Altri eventi avvengono nelle biblioteche lombarde, nei centri culturali o nei cortili dei condomini in collaborazione con il comune di Milano. In questi anni ha inoltre collaborato con la Casa della Poesia del parco Trotter sempre a Milano.
Ora però Bertasa è impegnato nella realizzazione di “MI Porta Poesia”, uno spettacolo (che ha debuttato nel 2010 a Melzo e che ha avuto recentemente un importante riscontro alla replica presso la palazzina Liberty di Milano) sulle vite parallele di due autori di epoche diverse come Carlo ed Antonio Porta, che non si sono conosciuti ma che hanno in comune la milanesità e la partecipazione alle avanguardie della loro epoca.
Un lavoro che come “Pietre a fior d’acqua” è multimediale, basato sulla poesia performativa, che punta sulla dimensione orale del testo. “Sono interessato al linguaggio intermediale sviluppato da Dick Higgins discepolo del compositore contemporaneo John Cage – rivela l’autore brugherese – ricerco la connessione tra i diversi linguaggi, dalla narrazione alla poesia, dalla musica alle immagini.
Così il tempietto non è visto solo ai tempi dell’Andreani, ma le fotografie lo inseriscono nel contesto attuale ed il racconto balza da un anno ad un altro giustificando il passaggio con dei brani di poesia e musica”.
Bertasa, che realizza vari spettacoli per i bambini della scuola dell’infanzia con scenografie da lui stesso disegnate e costruite, collabora sempre con l’associazione ArtEventualeTeatro creata insieme a Cristina Calì (probabilmente l’unica artista italiana a fare teatro con gli acquarelli), ma nel contempo sviluppa un percorso personale che si realizza nelle attività svolte dal suo nuovo studio artistico Tananai.
“Con l’associazione rilanceremo i corsi di teatro per adulti ed adolescenti al martedì pomeriggio e sera presso la sede di via Volturno. Mentre a marzo sarò impegnato in Spagna a Guadalajara in un workshop intensivo di due settimane finanziato dalla comunitá europea e diretto dal regista franco-ispanico Pepito Mateo. Ci saranno 8 tra i più noti performer di poesia orale e di teatro di narrazione di Spagna, Francia, Portogallo ed Italia. Sfocerà nella produzione dello spettacolo “La poesia cammina per le strade” (da un verso di Garcia Lorca) che andrà poi in alcuni festival europei e l’8 aprile a Cologno, la cui biblioteca è partner del progetto internazionale.
Il mio intento – conclude – è di lavorare sul vocabolario comune nelle lingue neolatine per trovare nuove opportunità espressive per la parola poetica”.