Comune
I numeri dell’accoglienza: in città 30 migranti in 3 case
Sono al momento 30 i richiedenti asilo ospitati a Brugherio. Venti di loro si trovano presso i locali di proprietà delle suore di Maria Bambina, in via De Gasperi. Dieci si trovano in via Dante, divisi in due appartamenti di proprietà di privati. L’ha detto in Consiglio comunale l’assessora all’integrazione Laura Valli, rispondendo a un’interrogazione del leghista Stefano Manzoni. Quest’ultimo, chiedendo i numeri dell’accoglienza in città, ha proposto una mozione (bocciata dal Consiglio) sulla “accoglienza sicura”.
«Il Comune – ha detto Valli – ha rilasciato, da norma di legge, 37 carte d’identità». Le sette in più sono state date a persone le cui domande d’asilo sono state già respinte dal Tribunale. Sono uscite dal programma di accoglienza e quindi da Brugherio, ma in quanto ricorrenti possono restare in Italia fino all’esito del ricorso in Corte d’appello.
In agosto c’è stata una lite in via De Gasperi. «Il ragazzo ritenuto responsabile – ha spiegato l’assessora – è stato allontanato dalla struttura e segnalato alla Prefettura». A Brugherio, ha aggiunto, non sono stati effettuati ricongiungimenti familiari, mentre una persona si è allontanata volontariamente dalla struttura non dando più notizie di sé e dunque, sostiene Valli, «gli sarà revocata la carta d’identità».
«Collaboriamo col Governo»
Affrontando il tema, l’assessora ha tenuto a precisare che «la gestione dell’accoglienza non è di pertinenza dei Comuni, ma del Governo e delle Prefetture». E che «la gestione dei migranti è un tema decennale» che non trova soluzione «in una mozione del Consiglio comunale». In aula, ha aggiunto, «abbiamo la responsabilità di collaborare con il Governo per far sì che il piano funzioni». In Brianza, secondo i dati di Valli, 42 Comuni su 55 fanno la loro parte. In Italia «solo uno su quattro». In Lombardia, ha detto, «oggi i richiedenti asilo ospitati sono 20.856. Tanti, ma sostenibili in una regione di 10 milioni di persone, se ciascuno fa la sua parte». Criticando l’allarmismo di chi annuncia numeri imprevedibili, l’assessora ha assicurato che «il sindaco Marco Troiano non impianterà tendopoli, non può farlo. Il sindaco e il prefetto non requisiranno immobili di privati, non è previsto dalla legge. Possono metterli a disposizione solo i proprietari che lo desiderano».
Tutti registrati all’anagrafe
A Brugherio, ha precisato, «non esistono persone migranti che abbiano rifiutato l’identificazione: tutti i 30 ospitati sono registrati all’anagrafe e hanno la carta d’identità». Non c’è neanche un tema di salute, sostiene: «I migranti arrivano qui sani perché sono immediatamente visitati prima che scendano dalle barche e, nel caso, vengono curati». A Brugherio, ha concluso, «tantissimi cittadini incontrano i migranti, ci chiacchierano, li invitano a cena».