Comunità Pastorale
Brugherio Oltremare, il vescovo giapponese ringrazia: «Qui nessuno fa offerte agli stranieri»
L’offerta che avete fatto ci è di grande aiuto. Noi addetti all’assistenza di questa opera caritativa siamo pieni di gioia e vi ringraziamo con tutto il cuore”. Così mons. Augustine Jun’ichi Nomura, vescovo onorario di Nagoya e presidente dell’istituto san Giuseppe di Kanazawa in Giappone, ringrazia i volontari di Brugherio Oltremare per l’offerta che anche quest’anno hanno inviato.
Nel nome di padre Teruzzi
Il vicepresidente dell’istituto per ragazzi con problemi mentali è padre Cristoforo Cavarzan. “In questi tempi le offerte per il bene sono molte diminuite” dice il confratello del brugherese padre Piergiuseppe Teruzzi, scomparso nel 2003 dopo cinquantacinque anni di missione in Cina e Giappone. In sua memoria, ogni anno l’associazione missionaria brugherese invia un’offerta di alcune migliaia di euro all’istituto. “Gli impiegati del san Giuseppe sono rimasti meravigliati che ci siano delle persone così generose, perché qui le offerte vanno per i terremotati e le alluvioni, mentre verso gli stranieri … zero!”.
Cavarzan, unico straniero a capo di un ente pubblico
Il missionario dell’ordine dei carmelitani scalzi è l’unico straniero in Giappone a gestire un ente sanitario pubblico: “Lo scorso mese di giugno ho benedetto la sesta casa per accogliere i ragazzi che poi riusciamo a fare accettare da qualche datore di lavoro”. Quest’anno però ha compiuto 87 anni, “vorrei smettere quest’ufficio, ma nessuno mi ascolta”, afferma preoccupato, ma si affida alla provvidenza: “Vedrà san Giuseppe cosa fare”.
La Diocesi della Toyota
Mons. Nomura invece è stato dal 1993 al marzo 2015 vescovo di Nagoya, una delle più importanti città giapponesi per il porto, l’industria automobilistica (Toyota) e sede dell’Expo 2005. Ha celebrato i funerali di padre Teruzzi di cui aveva grande stima e che riteneva un maestro. La diocesi di Nagoya è una delle 16 diocesi del paese del sol levante e comprende anche la provincia dell’Ishikawa dove si trova Kanazawa e dove fin dal 1952 hanno operato i carmelitani scalzi.
Pochi cristiani, ma molti frequentano le scuole di matrice cattolica
I cattolici in Giappone sono meno del 2%. Le scuole e gli ospedali di matrice cattolica sono però molto considerati. Mons. Nomura quindi dopo aver lasciato la guida della diocesi continua il suo apostolato in queste comunità: “quest’offerta è per noi ed i nostri ragazzi una grande forza e sostegno per continuare il nostro lavoro a beneficio loro; uniti in questa missione di amore, tutti i cooperatori ed assistenti vi dicono grazie ed insieme a padre Cavarzan. Vi assicuro della mia continua preghiera e benedizione in cambio e a nome di padre Piergiuseppe”.