Cronaca
Addio a Carlo Fiocco, testimone della Seconda guerra mondiale
“Spero che questo diario venga letto e possa far capire ai giovani di oggi quante gioie e quanti dolori si possono sopportare nella vita, e come solamente con veri Valori e perseveranza si possano superare tante avversità”.
Così Carlo Fiocco, reduce di guerra che si è spento a 93 anni martedì sera, concludeva il diario che racchiudeva le sue memorie.
Carlo era di origini venete, nato nel 1922 a Canale d’Agordo, operaio meccanico specializzato. Nel 1942, ricorda l’Anpi tracciando una biografia del defunto ed esprimendo riconoscenza nei suoi confronti, viene chiamato alle armi e assegnato al Genio teleferisti.
Nel 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Austria nel campo di concentramento di Kapfemberg. Successivamente viene trasferito a Graz, in una fabbrica di birra. Alla fine del 1944 decide di fuggire con altri prigionieri e durante il viaggio riesce ad evitare anche i partigiani titini.
Dopo varie vicissitudini ritorna al suo paese natale e costruisce la propria famiglia con la moglie Antonietta. Si trasferisce infine a Brugherio, dove testimonia la propria esperienza nelle scuole e redige le proprie memorie “Diario di Carlo Fiocco – Storia di un deportato”.
Lo storico brugherese è stato inoltre insignito di diverse onorificenze al merito: il 2 giugno 2012 riceve la medaglia d’onore, concessa ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti, e lo scorso 20 maggio anche la medaglia della Liberazione, concessa dal Ministero della Difesa.
Anche il Comune di Brugherio lo ha premiato, al termine del corteo dello scorso 25 aprile, con una targa nella quale lo ringraziava “per il suo appassionato impegno nel raccontare alle generazioni più giovani gli orrori del passato, perché sappiano usare al meglio la libertà che lui ci ha donato”. Comune che oggi “lo ricorda con gratitudine e commozione”.
Il Gruppo Alpini di Brugherio “ha un ricordo molto bello di Carlo Fiocco, partecipava spesso alle nostre manifestazioni per dare la sua viva testimonianza. Ciao Carlo, eterno ragazzo con il sorriso sulle labbra, mancherai a noi Alpini, Amici e Simpatizzanti del Gruppo Alpini di Brugherio, mancherai alla città”.
Carlo Fiocco è stato inoltre socio dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che lo ricorda “con grande affetto e riconoscenza per la sua saggezza, per i suoi sempre utili consigli e per i suoi insegnamenti di vita”. L’Anc lo definisce “Un eroe d’altri tempi che ha voluto lasciare a tutti noi importanti insegnamenti nelle righe del suo diario”.
Si raccontava spesso ai ragazzi, nelle scuole. Per questo, anche i Giovani democratici l’hanno salutato come una persona che “ha deciso di parlare a noi giovani e nelle nostre scuole affinché tutto quel che hai vissuto non succedesse mai più. Ti promettiamo che non succederà”.