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Noi Brugherio

La proposta: «Dedichiamo una strada a don Enrico Molteni»

Cronaca

La proposta: «Dedichiamo una strada a don Enrico Molteni»

di Luigi Beretta

Da NoiBrugherio dell’11 giugno scorso apprendo di nuove dedicazioni per alcune vie della città. Mi pare non esista ancora a Brugherio una via o una piazza dedicata a don Enrico Molteni. Don Enrico fu prete a Brugherio dal 1955 al 1972, assistente della gioventù maschile (così si diceva allora).

Tre ghiaccioli, un mattone
Nella prima metà degli anni ‘60 fu artefice del rifacimento per intero dell’oratorio San Giuseppe, che prese allora l’aspetto che ancora adesso vi si ammira – cinemateatro, chiesa, bar, aule e saloni annessi –. I ragazzi dell’oratorio, anche piccoli, furono chiamati a contribuire all’opera: “3 ghiaccioli = 1 mattone” invitava un cartello appeso al bar. Le mancette a quei tempi erano modeste; magari non si rinunciava al cinema (50 lire) ma tanti ghiaccioli si trasformarono in mattoni. Per stimolo e iniziativa diretta di don Enrico sorse il Centro Sportivo Paolo VI, fu fondata la sezione locale dell’Avis e mosse il primi passi la CRI. I ragazzi di don Enrico fondarono Brugherio Oltremare.

Incontri e dibattiti
Con i giovani mise in piedi il Circolo Giovanile Brugherese (Cgb) che, nato come Circolo Culturale , organizzava cineforum, mostre, incontri e dibattiti su argomenti sociali, ecclesiali e culturali aperti alla partecipazione di tutti. Don Enrico aveva in grande considerazione il ruolo formativo del Cgb: quando vi si tenevano incontri,di sera, chiudevano bar e cinema. È «importante – diceva il don – che agli incaricati di bar e cinema non sia tolta, a causa del loro servizio, la parte migliore». Con don Enrico iniziarono i campeggi estivi per ragazzi, adolescenti e giovani. Nel mese di maggio don Enrico portava in pellegrinaggio più di 500 ragazzi (10 pullman).

Educatore di riferimento
Soprattutto fu educatore. Secondo le inclinazioni di ciascuno accompagnava i giovani verso l’impegno civile, politico, sociale, assistenziale, formativo, ecclesiale. Divenne figura adulta di esempio e riferimento nel periodo del suo servizio a Brugherio e, dopo la sua partenza, memoria coltivata per tutta la vita dai suoi “ragazzi”.
Chi l’ha conosciuto penso non possa non ricordarlo che come il ”prete prete”: umile, coerente, disponibile (casa sua era sempre aperta), con atteggiamento di testimonianza ed apertura sempre verso tutti, mai di appartenenza escludente. Attraversò gli anni del Concilio Vaticano II. Don Enrico era un innamorato del Concilio. Chiamava periti conciliari che nel salone Cgb si susseguivano a raccontarci Lumen Gentiun, Gaudium et Spes, Dei Verbum…

“Parco don Enrico”
Queste argomentazioni per motivare la richiesta di dedicare a don Enrico Molteni una via o una piazza a Brugherio. Morì nel 1989, più di 25 anni fa. La richiesta è in colpevole ritardo, tuttavia, vista la grandezza della figura e l’importanza per la città, chiederei un privilegio nella scelta del luogo da dedicare; una piazza o forse meglio ancora un parco, un luogo di ritrovo gioviale. Ci si ritroverebbe bene in un parco “da don Enrico”…

Raccolta di adesioni
A giorni formalizzerò per iscritto la proposta di dedica in comune. Chiederei a chi concorda con questa richiesta e con gli argomenti su esposti di comunicarmi la sua adesione da aggiungere all’elenco dei proponenti al comune.

Contatto per aderire:
beretta_luigi@hotmail.com, tel. 039.878523

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