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Caforio, l’entusiasmo delle 100 maratone
È possibile tagliare il traguardo di una maratona per la centesima volta con lo stesso entusiasmo della prima? Sicuramente sì, e ne è l’esempio concreto il cinquatatreenne brugherese Claudio Caforio, che domenica 3 aprile, durante la Maratona di Milano, ha chiuso la sua centesima corsa da 42 kilometri in 2 ore 59 minuti e 6 secondi, festeggiando i tredici anni di allenamento e passione.
«La mia è una passione nata per puro caso, ora però è una cosa che mi è entrata nel sangue e che faccio molto volentieri – spiega il podista ora in forze alla prestigiosa società Ortica Team di Milano –. Aspettavo mio figlio agli allenamenti di calcio al campo sportivo e dalle tribune vedevo i runner del Gsa che si allenavano, così mi sono detto “proviamoci”».
Era il 2003, anno in cui tra l’altro partecipa alla sua prima maratona a Milano, quando Caforio decise di tesserarsi con il Gruppo Sportivo Atletica Brugherio. «Non volevo neanche fare l’agonistico; fu il presidente di allora, Ignazio Chirico, a dirmi di provarci, fare qualche garetta e continuare in caso mi fossi trovato bene: ci aveva visto lungo – ricorda Caforio –. Sono stati anni bellissimi, ho sempre tanta gratitudine e affetto per le persone del Gsa; d’altronde, come tutti i primi amori, resta nel cuore».
Da quel momento infatti l’amore per la corsa non si è più fermato, anzi. Con una media di otto maratone l’anno e sei allenamenti la settimana, l’instancabile corridore brugherese continua a stupire tutti con i suoi ottimi risultati, tra cui ben 62 maratone corse con tempi inferiori alle tre ore. Questi risultati l’hanno portato ad essersi sempre classificato nelle prime cento posizioni di categoria a livello italiano. Tra le sue passioni, anche la storica corsa Monza-Resegone, disputata undici volte registrando sempre un piazzamento nelle prime dieci posizioni, tra cui un quinto posto nell’edizione del 2008. «La corsa è divertimento e l’impegno è soprattutto mentale. Finché ce la fanno cuore, testa e gambe io andrò avanti. Rilassarmi? Ancora è presto, ci sarà tempo» conclude Caforio.