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I Carabinieri fermano ladro di ruote. In auto aveva 20 chiavi e 37 mattoni

Cronaca

I Carabinieri fermano ladro di ruote. In auto aveva 20 chiavi e 37 mattoni

Risulta residente a Napoli il 32enne arrestato mercoledì con l’accusa di furto e tentato furto aggravato di ruote di auto. Un reato che nelle scorse settimane ha colpito diversi brugheresi, accortisi della brutta sorpresa al mattino, al momento di salire sull’auto per andare al lavoro.

Individuato e arrestato in largo Donatori del sangue
Nella notte tra martedì e mercoledì, un uomo è stato sorpreso mentre, raccontano i testimoni, posizionava una pompa idraulica sotto una vettura parcheggiata in largo Donatori del sangue. L’operazione, condotta dai Carabinieri di via Dante in coordinamento con i colleghi di Monza, non è stata il risultato della fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ma piuttosto di indagini e pattugliamenti svolti anche in borghese.

Una pompa idraulica corpo del reato
All’arrivo della gazzella dei Carabinieri, l’accusato avrebbe tentato di gettare la pompa idraulica sotto un’auto parcheggiata lì accanto, sedendosi poi al posto di guida della propria. Ma nella perquisizione successiva, sembra sia stata trovata proprio nell’auto di quest’ultimo la scatola della pompa in questione. Davvero difficile che si trattasse di un caso. Soprattutto se si aggiunge che, insieme alla scatola, sono state trovate due chiavi a brugola con 20 adattatori, 7 bulloni e 4 copribulloni di una Fiat 500 che, poi, è stata individuata senza due ruote nel parcheggio di via I maggio. Inoltre, sulla vettura dell’arrestato si trovavano 37 mattoni in cemento che, si sospetta, venivano lasciati sotto alle auto al posto delle ruote. Lo stesso tipo di mattoni era stato utilizzato in analogo furto, qualche giorno prima, in via Nenni: all’uomo, con precedenti di polizia per reati vari, è stato imputato anche quest’ultimo colpo.

Processato per direttissima convalidato l’arresto
Il napoletano è stato arrestato e l’arresto è stato convalidato nel processo per direttissima. Le indagini proseguono, per verificare la possibilità di recuperare ulteriore refurtiva anche se l’uomo ha dichiarato di risiedere a Napoli e di non avere un domicilio in zona.

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