Cronaca
La storia e i simboli del nostro Comando di Polizia locale
La Polizia locale di Brugherio raccontata attraverso la storia, i simboli, ma anche i quadri e le poesie di tanti cittadini che hanno espresso in diversi modi il loro attaccamento al corpo dei Vigili. Di questo e molto altro si è parlato sabato in Biblioteca durante la lezione di giornalismo dell’Acu (Accademia di cultura universale) tenuta dallo scrittore-giornalista Claudio Pollastri; presente il comandante della Polizia locale Villa, il vicecomandante Sangalli e un’ottantina di cittadini.
Alla scoperta della figura del Vigile
Una figura quella del Vigile, è stato sottolineato, che non deve essere guardata solo sotto l’aspetto sanzionatorio ma che va conosciuta anche da un punto di vista culturale e di immagine. E il merito di questo va proprio all’attuale comandante della Locale che con pazienza e dedizione ha saputo ricostruire passo per passo la storia del Corpo cittadino.
Un incontro per saperne di più
L’incontro ha dato modo ai presenti di seguire a tappe un percorso storico che ha permesso di conoscere le vicende legate al comando della Polizia locale di via Quarto a partire dallo stemma fino alle indagini e operazioni condotte sul territorio (e non) ad opera degli agenti della sede brugherese.
«Ho assunto il comando nell’anno 2000 – ha esordito il comandante Pierangelo Villa – e nella tradizione storica e culturale dei Vigili non c’è mai stata, anche andando al di là dei confini della nostra città, una cultura della rappresentazione della figura del Vigile. Noi mancavamo di una storia; non che non ci fosse, ma che andava documentata; mancavamo di una trascrizione di fatti avvenuti e compiuti. La prima operazione che ho pensato di fare – ha spiegato – è stata quella di ricostruire la nostra storia attraverso dei simboli e uno stemma che appartenesse proprio alla Polizia locale di Brugherio».