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Arriva la stagione invernale, come prepariamo il nostro fisico? La parola al medico di famiglia dottor Vincenzo Valesi

Salute

Arriva la stagione invernale, come prepariamo il nostro fisico? La parola al medico di famiglia dottor Vincenzo Valesi

Per la rubrica salute di questa settimana parliamo del passaggio alla stagione invernale e del disagio fisico legato all’adattamento al nuovo clima. Ci aiuterà a comprendere l’argomento come sempre il dottor Vincenzo Valesi, medico esperto in medicine non convenzionali, ma anche medico di famiglia a Brugherio.

È iniziato l’autunno, stagione di transizione durante la quale il  sistema neurovegetativo (la parte autonoma del nostro sistema nervoso, responsabile della regolazione di funzioni vitali quali quella gastrointestinale, respiratoria, cardiocircolatoria) attraversa  una fase di disagio legata alla necessità di adattarsi al nuovo equilibrio dell’inverno: ne consegue il riacutizzarsi di disturbi latenti cronici: digestivi, respiratori, psicoemozionali.

 

È questo il momento in cui dobbiamo rivolgerci a due pilastri di tutte le terapie naturali: 1) la disintossicazione della matrice (tessuto connettivo fra le cellule e i vasi sanguigni), che  caricata delle scorie accumulate nel periodo estivo tende a infiammarsi per autodepurarsi;  attraverso opportune pratiche “mutuate” dall’ omotossicologia; e un’abbondante idratazione cioè assunzione di acqua; 2) il riequilibrio dell’ambiente intestinale, attraverso l’alimentazione:  frutta e verdura di stagione, evitare sovraccarichi di latte, latticini, zuccheri semplici e cereali contenenti glutine (sostanza irritante l’intestino), che purtroppo viene fatto aumentare in molte qualità di grano con tecniche genetiche; e attraverso  l’assunzione di opportuni batteri  chiamati “PROBIOTICI” i quali migliorano lo stato dell’intestino, con benefiche ripercussione sulla psiche (l’intestino è chiamato “secondo cervello”), e l’attività del sistema immunitario.

Le ore di luce si accorciano da cui maggior produzione di melatonina, l’ormone del letargo, e della depressione; la minore esposizione alla luce si ripercuote negativamente anche sulla attivazione della vitamina D, e quindi sull’osteoporosi.

Un aiuto in questo senso ci viene dal regno dei funghi, in particolare da quelli terapeutici (ma anche gli Champignon hanno delle interessanti proprietà), da rilassanti passeggiate all’aria aperta nelle ore di luce (almeno 30 minuti al giorno) per promuovere l’ attivazione della vitamina D da noi prodotta e favorire attraverso lo stimolo meccanico dovuto al carico della deambulazione un miglior stato nutrizionale delle ossa e un miglior stato di salute in generale: riguardo a pressione arteriosa, diabete, prevenzione delle malattie degenerative.

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