Cultura
Bruma, Missiroli incanta raccontando la sua scrittura
«C’è una sorta di passaparola tra noi scrittori e se vieni invitato a Bruma vuol dire che qualcosa di buono quest’anno lo hai fatto»: è iniziato con queste parole l’incontro di martedì in biblioteca con lo scrittore Marco Missiroli. Autore di successo, ha rivelato di non aver letto né scritto alcunchè fino all’età di 19 anni, poi la folgorazione con “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati. Il capolavoro «mi ha letteralmente scoperchiato l’anima, deviato e fatto capire che la letteratura doveva essere qualcosa di diverso».
Secondo Missiroli l’attuale generazione di scrittori, di cui fa parte, scrive sempre partendodalla relazione con la propria famiglia in quanto epicentro della vita, perfettamente mescolato alla solitudine. L’autore riminese ha raccontato di come il rapporto con la sua famiglia sia sempre stato frutto di incontri-scontri fondati su differenti punti di vista. I suoi genitori sono atei mentre lui e la sorella sono profondamente credenti. È infatti fondamentale per Missiroli questo legame religioso che si riversa spesso nei suoi scritti: «Il Dio dei miei libri è spirituale, ma nell’ultimo libro (“Atti osceni in luogo privato”, caso editoriale del 2015, ndr) Dio è il corpo e ogni personaggio ha il suo Dio, il suo legame spirituale con esso».
Per quanto riguarda invece il legame con i suoi lettori Missiroli ha le idee assolutamente chiare: è suo volere trasportarli nelle trame, per scoprire le cose a mano a mano che accadono e sentirsi un unicum con i personaggi. Come avviene quando si legge un giallo e le scoperte emergono pian piano. Missiroli tuttavia non scrive questo genere letterario, ma preferisce scrivere delle emozioni dei singoli momenti della vita. Si descrive poi come una persona «oggettivista», fondamentali sono per lui i singoli oggetti apparentemente insignificanti, ma che legano assieme particolari momenti della propria vita.
Bruma è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Brugherio e dalla Biblioteca Civica. Proseguirà il 27 ottobre alle 21 con Paola Mastrocola (Premio Campiello 2003), insegnante e autrice di romanzi, poesie e saggistica che affrontano con ironia temi come la ricerca dell’identità, l’emarginazione e la critica al sistema scolastico odierno. Ingresso libero.