Comunità Pastorale
Gender, cosa ne sappiamo?
«Il testimone é colui che rende credibile la verità, non chi la impone. Occorre restare orientati e faticare per comprendersi col tempo». Così don Aristide Fumagalli, docente di teologia morale presso la facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, riassume il suo intervento che ha raccolto grande interesse venerdì 23 settembre al salone polifunzionale dell’oratorio San Giuseppe.
Anche gli organizzatori della comunità pastorale “Epifania del signore” non si aspettavano una così alta affluenza. Molte sono state le domande e le considerazioni a cui il sacerdote ambrosiano ha risposto, sintomo della particolare attenzione che il tema della serata ha suscitato. Riprendendo le linee del suo recente libro “La questione gender – Una sfida antropologica” don Fumagalli ha cercato di offrire una guida con cui orientarsi nel dibattito sulla cosiddetta questione gender.
Le insidie di oggi
Oggi infatti la più recente cultura sessuale contesta la differenza tra uomo e donna, ritenuta nel tempo un dato imprescindibile della natura umana, rivendicando il diritto di definire diversamente il genere sessuale.
Una sfida da raccogliere
Per il sacerdote originario di Inzago, che ha conseguito il dottorato in teologia all’Università Gregoriana e che insegna anche al seminario di Venegono, la questione gender può generare molte insidie. Ma può essere anche uno stimolo per salire ad un nuovo livello di relazioni uomo donna in grado di evitare la prevaricazione di uno sull’altro. «Tendere al bene comune significa mettere in gioco le proprie energie migliori. Promuovere una cultura del dialogo senza paura di esporre le proprie posizioni. Per questo dobbiamo prendere esempio da Papa Francesco, che non è timido, ma che fa capire le sue idee perché ti accredita come interlocutore e si rende disponibile al confronto senza assumere posizioni ideologiche», conclude don Aristide che in occasione del prossimo sinodo sulla famiglia ha pubblicato sempre con Queriniana “Il tesoro e la Creta – la sfida sul matrimonio cristiano”.