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Blitz della Polizia Locale, sequestrate a un medico 900 scatole di medicinali

Cronaca

Blitz della Polizia Locale, sequestrate a un medico 900 scatole di medicinali

foto da Flickr di Epsos

 

La Polizia Locale di Brugherio ha sequestrato circa 900 scatole di medicinali per un valore commerciale di alcune decine di migliaia di euro; mettendo la parola fine a un giro d’affari che a quanto risulterebbe e al netto dei costi sostenuti o da sostenere, fruttava mensilmente ai soggetti coinvolti nella vicenda un utile netto medio di circa 15mila euro al mese.

La vicenda
Le persone sotto osservazione sono moglie e marito: medico di famiglia lei e titolare di una farmacia lui che si trovano al centro di un’indagine interamente condotta dal Comando della Polizia Locale di via Quarto e dalla Procura di Monza.
Il medico di famiglia, residente in città, prescriveva regolarmente farmaci e terapie ai propri pazienti, come è normale. Ma, sospettano gli agenti, avrebbe anche offerto la consegna/vendita dei farmaci presso il suo studio, dopo averli procurati presso la farmacia del marito. Quest’ultimo è titolare di una farmacia rurale (farmacie che hanno particolari agevolazioni fiscali rispetto alle normali farmacie in relazione al ridotto numero di ricette/clienti) in un piccolo borgo della Val Seriana. Secondo quanto rivelerebbero le indagini, il professionista reperiva i farmaci per la moglie chiedendone regolarmente poi all’Asl il rimborso: anomalo in relazione alla tipologia di farmacia. Lunedì 6 luglio, è scattato il blitz degli agenti della Polizia Locale di Brugherio con due diverse e contestuali perquisizioni: una presso il domicilio e una presso lo studio medico della donna, dove, a detta dei testimoni, sarebbero stati sequestrati medicinali e documenti.

La posizione dei due protagonisti
Il Comando riferisce che in relazione alla normativa vigente, a carico dei soggetti potrebbero essere contestate violazioni di natura penale in concorso per truffa ai danni dello Stato ed esercizio abusivo della professione di farmacista, violazioni di carattere fiscali oltre a gravi illeciti amministrativi e deontologici.
Da fonti qualificate, si è appreso che erano diversi mesi che la Polizia Locale stava indagando per raccogliere elementi utili a smascherare e contestare, e quindi interrompere, la presunta attività illegale messa in atto dai due protagonisti. Il tutto a tutela della salute pubblica.

Il Comando di via Quarto
Dal Comando non trapela nulla, tranne che le indagini non sono ancora concluse: sembra che molte circostanze debbano essere maggiormente approfondite per avere un quadro chiaro e definitivo. Gli elementi probatori, comunque, pare siano già stati acquisiti anche nei mesi passati.
L’intervento degli agenti nell’ambulatorio (avvenuto pochi minuti prima che aprisse agli utenti), sembra non sia passato inosservato soprattutto ai pazienti del medico che si trovavano a quell’ora nella sala d’aspetto, così come per i passanti che avrebbero visto gli agenti caricare sull’auto di servizio molti sacchi pieni di farmaci. Le indagini proseguono. Il Comando della Polizia Locale di Brugherio riferisce che «intenderà dettagliare la questione, nell’ottica della tutela della salute pubblica dei cittadini e per un migliore rispetto delle regole, in un momento più opportuno e comunque non prima della conclusione delle indagini».

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