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Laura Brambilla, un talento sul palco

Cronaca

Laura Brambilla, un talento sul palco

Suona davanti a platee importanti, Laura Brambilla. L’ultima occasione è stata a giugno, in Expo, per il National day della Santa Sede. In platea mille persone tra cui cardinali, vescovi, ministri, ambasciatori. Sul palco, Laura e gli altri cinquanta musicisti dell’orchestra Esagramma. «Potete immaginare – racconta la mamma, Milena Andreos – che coraggio ci voglia ad esibirsi davanti a tutte quelle persone. Per Laura, ragazza con sindrome di Down, è un modo per capire che le paure, soprattutto dal punto di vista emotivo, si possono affrontare e superare con soddisfazione». La diciottenne brugherese è entrata in Esagramma quattro anni fa, percorrendo un percorso di musicoterapia orchestrale «in continua ascesa, sia dal punto di vista delle difficoltà che delle soddisfazioni»: dal primo approccio con la musicoterapia, è arrivata sul palco.

Laura Brambilla al violino

Dalla Kennedy al palco
«Laura ha frequentato le medie alla Kennedy – spiega Andreos – e la professoressa ci aveva detto di una sua particolare attitudine per la musica». La ricerca di un modo per valorizzare questo talento ha portato all’incontro, abbastanza casuale, con Esagramma. «Il loro metodo – prosegue – è unico nel mondo: non si limita a una minima didattica, ma porta i ragazzi ad esibirsi come veri professionisti». Non c’è infatti differenza visibile, o udibile, tra Esagramma e una qualunque altra orchestra.

L’orchestra più bella
Citando il fondatore, monsignor Pierangelo Sequeri, si può dire che «cercando bene, forse si può individuare un’orchestra più brava. Di certo non se ne può trovare una più bella». Dei cinquanta musicisti presenti sul palco di Expo, la metà circa ha disabilità psichica. Una particolarità di cui è impossibile accorgersi, quando inizia l’esibizione. La brugherese è appassionata di violino (lo suona), ma il suo talento è ai timpani: «È molto ritmica – conferma la madre – e chissà da chi ha preso. Né da me, né da mio marito: abbiamo provato a usare il violino di Laura, ma con risultati terribili». Non è facile arrivare a suonare Beethoven, o Grieg, o Gounoud, o Dvorak, come ha fatto l’orchestra in occasione del National day. «È faticoso – assicura Andreos -, soprattutto a livello emotivo. Ma la gratificazione è straordinaria: essere parte di un’orchestra è un sogno per un ragazzo, ancor di più se ha una disabilità». E aiuta a crescere, aggiunge: «Laura, imparando a suonare, lavora su se stessa, capisce come possa vivere affrontando la sua specificità. È una ragazza timorosa, dal palco scopre che le paure si superano». Il tutto, conclude, «grazie a un metodo che dimostra come si arrivi a risultati inimmaginabili, se si usa uno sguardo nuovo e diverso sulle persone».

Esagramma, orchestra dal metodo unico
Esagramma è un Centro di clinica, ricerca e formazione per il disagio psichico e mentale che ha posto al centro della propria attività la passione per le potenzialità del linguaggio musicale. I suoi itinerari terapeutici e formativi di MusicoTerapiaOrchestrale (MTO) e di MusicVirtualOpera (MVO) sono unici in Europa. La sua Orchestra si è resa protagonista di oltre 100 concerti in ambito nazionale e internazionale. Esagramma è stata fondata nel 1999 e nasce dall’esperienza riabilitativa e formativa del Laboratorio di Musicologia Applicata, Associazione di Volontariato sorta nel 1987.

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