Politica
Approvato il bilancio: la maggioranza approva, la minoranza lo boccia
È andata come ampiamente prevedibile. La giunta non ha convinto i consiglieri di opposizione della (secondo loro) bontà del Bilancio presentato in Consiglio. E questi ultimi non hanno convinto neppure un consigliere di maggioranza a votare contro. Risultato: il documento che dettaglia le previsioni di spesa del Comune per l’anno 2015 è stato approvato con i voti a favore di tutta la maggioranza presente in aula e i voti contrari della minoranza.
Lunedì era il momento delle risposte di sindaco e assessori alle obiezioni sollevate dai consiglieri nella seduta precedente. Le soddisfazioni maggiori sembra averle avute il 5 stelle Andrea Monachino, che è stato rassicurato sull’intenzione dell’amministrazione di puntare, dal prossimo anno, al risparmio energetico con luci a led, su una maggiore efficienza ecologica della raccolta rifiuti e partecipazione dei cittadini al Bilancio. Particolarmente agguerriti i consiglieri Vincenzo Panza, che ha parlato di «attacco alla democrazia» data «l’impossibilità di presentare emendamenti», Massimiliano Balconi ha criticato «l’imposizione fiscale elevata», Roberto Assi di un’amministrazione «che passa il tempo su Facebook e non consente la partecipazione». Maurizio Ronchi, infine, ha parlato di «un Bilancio scritto dai funzionari e non dalla giunta».
Nelle risposte del sindaco e degli assessori, diverse precisazioni. Tra queste, l’affermazione che le spese legali sono dovute, per tre quarti, a cause pregresse e non relative al governo dell’attuale giunta.
L’armonizzazione dei conti comunali – Cambiano le regole di stesura dei Bilanci comunali, arriva la armonizzazione contabile. Cos’è? (di Massimiliano Balconi, presidente della Commissione Bilancio)
Per armonizzazione contabile si intende il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici (entrato in vigore dal primo gennaio) diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili. L’obiettivo è la realizzazione, per tutte le amministrazioni pubbliche italiane, di un sistema contabile omogeneo, necessario ai fini del coordinamento della finanza pubblica e del consolidamento dei conti pubblici (anche per rispondere con maggiore efficienza alle verifiche disposte in ambito europeo), delle attività connesse alla revisione della spesa pubblica e per la determinazione dei fabbisogni e costi standard.
Il punto focale di questa riforma è l’introduzione del principio della competenza finanziaria potenziata. La sua corretta applicazione dovrebbe consentire di conoscere i debiti effettivi delle pubbliche amministrazioni, di evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti, di rafforzare la programmazione di bilancio, di favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni ed, infine, avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.
La nuova normativa prevede inoltre l’adozione di comuni schemi di bilancio il linea con i regolamenti della Comunità europea; comuni schemi di rendiconto; l’adozione della contabilità economico-patrimoniale in affiancamento a quella finanziaria che ne costituisce il sistema contabile in quanto ha funzione autorizzatoria e di rendicontazione della gestione; il piano degli indicatori e dei risultati attesi del bilancio al fine di illustrare gli obiettivi della gestione, di misurare i risultati e di monitorare i servizi forniti e gli interventi realizzati a livello di servizi erogati e progetti pianificati; una codifica comune delle transazioni elementari, al fine di tracciare tutte le operazioni contabili e movimentare il piano dei conti integrato; la predisposizione del bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, società controllate e partecipate, completo del conto economico, dello stato patrimoniale attivo e passivo.
In conclusione, la riforma contabile comporta per gli enti locali un cambiamento radicale sia negli schemi che negli allegati di bilancio, ed ancor più per quanto inerente i concetti di competenza finanziaria, di residui, di avanzo di amministrazione oltre poi l’introduzione di nuove voci di bilancio come il fondo pluriennale vincolato e la reintroduzione della contabilità di cassa.