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Stranieri, uscire dall’emergenza

Politica

Stranieri, uscire dall’emergenza

La presenza degli stranieri in città «ha assunto per tutti una dimensione ormai familiare, la multiculturalità è un fattore strutturale». Così l’assessora all’integrazione Laura Valli fotografa l’attualità brugherese illustrando al Consiglio comunale i nuovi progetti a favore dell’integrazione.
Un piano della durata di 25 mesi che costerà al Comune 55.800 euro. In abbinamento, per compartecipare delle spese, con il Comune di Villasanta che contribuirà con 27.400 euro (la città brianzola ha meno della metà degli stranieri brugheresi) portando il totale del progetto a oltre 80mila euro.

La tolleranza non basta
«L’obiettivo prioritario – sostiene Valli – è l’inlclusione. Con il superamento delle diffidenze e anche delle semplici tolleranze per sviluppare invece il senso di appartenenza alla comunità». Ampio lo spettro dei servizi previsti, dalla mediazione linguistica per i ragazzi delle scuole ai corsi di lingua all’affiancamento nell’espletamento delle pratiche burocratiche.

I numeri degli stranieri
I residenti stranieri, secondo i dati del Comune, negli ultimi nove anni sono aumentati mediamente di 1 punto percentuale ogni triennio. Erano 1.324 nel 2006, per diventare 2.717 nel 2014. Sono passati dal 4% al 7,9% della popolazione, in media con i dati nazionali, regionali e provinciali. Più del 50%, informa l’amministrazione, sono cristiani, 38% i musulmani. Nel 2006 gli irregolari erano l’11%, nel 2013 sono crollati al 2,9%. Sono una presenza importante nelle aule: quest’anno il 12,28% degli studenti delle scuole brugheresi è di origine straniera, mentre nel 2006 erano il 7,23%. «La città – sostiene l’assessora – deve dotarsi nuovamente di strumenti più appropriati per sviluppare ricadute positive non solo sugli stranieri, ma anche sui brugheresi. L’obiettivo è affrontare il tema dell’immigrazione in un’ottica di superamento delle politiche emergenziali, nella linea della consapevolezza di diritti e doveri».

Il dibattito politico
E se il leghista Maurizio Ronchi decide di non partecipare alla votazione dichiarandosi del tutto contrario al progetto, Angelo Chirico (Brugherio è tua!) cita la rivista gesuita “Aggiornamenti sociali”, auspicando «l’uscita dalla logica dell’emergenza e del “problema”, per un confronto tanto evitato quanto inevitabile». Di diverso avviso Panza, che si asterrà dalla votazione (conclusasi poi con 16 sì e 2 astenuti), in disaccordo con la ripartizione dei costi tra Brugherio e Villasanta.
Vota a favore anche Roberto Assi (Brugherio popolare europea, Nuovo Centrodestra), condividendo «la necessità pratica di gestire la presenza degli stranieri sul nostro territorio in maniera ordinata e nel rispetto delle nostre regole. La mediazione e la facilitazione linguistica per i bambini che frequentano le nostre scuole, ad esempio, è fondamentale. Alcuni vedono la presenza di stranieri in città come una risorsa, altri come un problema: i problemi tuttavia vanno gestiti, non nascosti.»

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