Comunità Pastorale
Giornata del migrante e del rifugiato, se per integrarsi occorre conoscersi
Incontrarsi per conoscersi. Per costruire quella “amicizia civica” che l’arcivescovo di Milano Angelo Scola considera fondamentale per la società di oggi. Hanno dialogato tra loro le religioni differenti, Islam e Cristianesimo, sabato 17 gennaio, quando presso il Salone parrocchiale di San Carlo si è tenuto l’incontro “Nessuno è straniero” organizzato in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato.
Con i rifugiati
E i rifugiati, che in questi mesi sono ospiti a Brugherio presso la struttura dell’ex convento di Maria Bambina, erano presenti all’incontro. Segno tangibile di come la comunità voglia far sentire la propria vicinanza e il proprio sostegno a queste persone, che sono arrivate nel nostro Paese fuggendo dalla guerra e da un destino di morte certa.
Pierre, giovane della Cooperativa Il Melograno che svolge il lavoro di mediazione culturale con loro interviene all’incontro. Racconta come questi ragazzi, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato da parte del Governo italiano (devono attendere ancora molti mesi) stanno prima di tutto imparando la lingua italiana frequentando dei corsi specifici.
Il sindaco Marco Troiano ha sottolineato in chiusura del momento che in questi giorni si è tenuto un incontro con il prefetto per trovare nuove sistemazioni, anche in appartamenti, per nuovi rifugiati che arriveranno nelle prossime settimane in molti comuni della Brianza. Ed ha lanciato un appello di solidarietà per raccogliere biciclette per i rifugiati.
La testimonianza
Prima di loro don Augusto Panzeri responsabile della Caritas decanale di Monza ha condotto una riflessione sui doni dei Magi come simboli dell’accoglienza tra persone di religioni differenti: «L’immigrazione – ha detto – non può essere solo braccia e lavoro. Ma anche consolazione, riconciliazione». Mohammed Aboulenein guida di preghiera delle Comunità islamica di Monza ha invocato invece il tema del rispetto «l’Islam – ha ricordato – ci raccomanda di rispettare il prossimo anche se non è musulmano».
Al termine dell’incontro c’é stato anche un momento di convivialità con cibo e musica dal mondo. Anche questo un modo per costruire l’integrazione.