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La rete di uomini che si impegna contro la violenza sulle donne: se ne parla martedì 4 marzo
È già da oltre cinque anni che l’Associazione culturale “Radici del futuro”, nata da un coordinamento di sigle culturali, sociali e politiche che hanno la sede presso la Casa del Popolo di Brugherio, organizza una serie di incontri su argomenti diversi che spaziano dall’attualità, alla storia, ai viaggi, alla presentazione di libri.
Si tratta solitamente di uno o due incontri al mese
A questo proposito mi piace ricordare l’iniziativa che si terrà martedì 4 marzo alle 21 presso la sala Enrico Berlinguer della Casa del Popolo. Si tratta infatti di un’iniziativa che ci invita a riflettere sul tema della violenza di genere, partendo però da un punto di vista diverso da quello dal quale siamo solitamente abituati a guardare; una riflessione che nasce da una rete di uomini che hanno dato vita, partendo da loro stessi ad un impegno per promuovere una cultura che superi il patriarcato e una società libera dal maschilismo e dal sessismo.
Il titolo dell’iniziativa è “perché la violenza sessuale è un problema degli uomini”; la terrà l’Associazione Maschile Plurale
Maschile Plurale è oltreché un’associazione una Rete di uomini con età, storie, percorsi politici e culturali e orientamenti sessuali diversi, radicati in una rete di gruppi locali. I componenti di Maschile Plurale sono impegnati da anni in riflessioni e pratiche di condivisione e di autocoscienza che mettono in discussione i modelli patriarcali interiorizzati, spesso anche al fianco del movimento delle donne.
Tra le finalità dell’associazione
- promuovere una riflessione individuale e collettiva tra gli uomini di tutte le età e condizioni, a partire dal riconoscimento della propria parzialità e dalla valorizzazione delle differenze, nella direzione di un mutamento di civiltà nelle relazioni tra i sessi
- impegnarsi pubblicamente e personalmente per l’eliminazione di ogni forma di violenza di genere, sia fisica che psicologica
- facilitare una svolta nei comportamenti concreti di ciascuno, con le proprie diverse soggettività nelle relazioni interpersonali, nelle famiglie, nel mondo del lavoro, nelle scuole e nelle università, nelle comunità religiose, nei luoghi della politica e dell’informazione, nonché nelle diverse occasioni di socialità
Sottolineerei questo punto “una svolta nei comportamenti concreti”, perché è quello di cui abbiamo più bisogno; senza un impegno in prima persona sul fronte della nostra quotidianità, del nostro comportamento concreto, in casa, nei bar, nelle discussioni tra amici , si rischia di non cogliere quanto questo problema, la violenza di genere, trovi la sua radice nella storia, nell’educazione, nel sapere, nella cultura che fin qui ci ha accompagnato.
Fulvio Bella
