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De Filippo, nuovo presidente Cri: «Riportare l’entusiasmo che si è perso con la pandemia»

Francesco de Filippo, presidente della sezione brugherese della Croce Rossa italiana
Francesco de Filippo, presidente della sezione brugherese della Croce Rossa italiana

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De Filippo, nuovo presidente Cri: «Riportare l’entusiasmo che si è perso con la pandemia»

La Croce Rossa, Comitato di Brugherio, ha un nuovo presidente, che ha assunto l’incarico lo scorso mese di novembre. È Francesco De Filippo e la carica sarà valida per i prossimi quattro anni. Insieme al nuovo presidente si è insediato anche il nuovo consiglio direttivo, formato da: il vicepresidente Pasquale Carrano, e dai consiglieri Simona Righettoni e Feliciano Castelli. Tommaso Capuano è consigliere e rappresentante della Gioventù. Abbiamo incontrato il presidente Francesco De Filippo che ci ha raccontato il suo percorso in Croce Rossa e quali sono gli ambiti di intervento del Comitato locale.

Presidente, da quanto tempo è in Croce Rossa? 

Sono entrato in Croce Rossa nel gennaio del 2014, spinto da motivazioni molto differenti tra loro: il momento della mia vita che mi permetteva di dedicare un po’ di tempo al volontariato, il fatto che in quel momento accompagnavo in montagna la sezione giovanile del CAI di Sesto San Giovanni e quindi volevo essere preparato dal punto di vista del primo soccorso, l’aver frequentato – proprio in CRI Brugherio – un corso di primo soccorso aziendale, l’amore per la Storia risorgimentale del nostro Paese – legata a doppio filo al Movimento di Croce Rossa -, la spinta di amici che erano già volontari da qualche anno. Uno di questi è Alessio, il Mex, (Alessio Messina ndr) che fisicamente non è più qui con noi, ma che, sia tra gli amici di una vita che qui in Comitato, di cui è stato compianto Presidente, continua a guidare i nostri passi e darci una direzione.

Quali sono le sue principali priorità riguardo al Comitato di Croce Rossa Italiana di Brugherio?

La vera priorità è riportare tra i volontari l’entusiasmo che si è perso dopo la pandemia, problema molto diffuso e che ha investito tutto il mondo del volontariato, non solo a Brugherio, ma in tutto il Paese, in Europa e in generale nel Mondo Occidentale. Non credo esista una vera “ricetta”, ma penso che riscoprire ogni giorno attraverso l’impegno, la responsabilizzazione e l’iniziativa personale quelle motivazioni che hanno spinto ciascuno di noi verso la scelta di essere volontario di Croce Rossa, possa essere una delle chiavi.

Quanti mezzi ha a disposizione, quanti operatori e volontari?

In questo momento il totale è di 270 volontari, di cui 20 in riserva o malattia. Il parco mezzi conta tre ambulanze (di cui due operative con la convenzione continuativa di emergenza 118), tre pulmini (uno immatricolato ed entrato in servizio da pochi giorni), tre auto (di cui una a disposizione per le visite domiciliari nell’ambito della Continuità Assistenziale) e un furgone da trasporto. Possiamo contare anche su quattro mountain bike per il servizio di ciclosoccorso e una moto d’acqua e due gommoni con motore fuoribordo per le emergenze in ambiente acquatico.

Quali sono le maggiori difficoltà che la Croce Rossa Italiana di Brugherio deve affrontare?

Le difficoltà che affrontiamo sono legate a quelle che interessano in generale la nostra società e questo momento storico. Come è noto, la Croce Rossa non è impegnata esclusivamente nel soccorso sanitario extra-ospedaliero, ma anche e soprattutto nell’ambito dell’inclusione sociale, della protezione del territorio in risposta alle emergenze, in ambito di diffusione, raccolta e tutela del Diritto Internazionale Umanitario e della Cooperazione Internazionale, sul territorio comunale in quelli limitrofi, in Italia e anche fuori: ciascun volontario può essere chiamato a lavorare e collaborare in ciascuno di questi ambiti. Le difficoltà – vista la situazione storica, sociale e climatica – sono evidenti, ma con costante formazione, aggiornamento ed esercitazioni è mia e nostra volontà affrontarle per perseguire i nostri obiettivi.

Come intende attrarre nuovi volontari, specialmente tra i giovani?

Si può entrare a far parte della Croce Rossa Italiana a partire dai 14 anni compiuti. Tra le qualifiche in mio possesso c’è anche quella di Direttore dei Corsi di Ingresso per Volontari e posso affermare che a ogni corso almeno il 50% è composto da under32, età che nella nostra Associazione definisce l’ambito della Gioventù. Di loro, quasi la metà sono della fascia che va dai 14 ai 17 anni. Un intero Obiettivo strategico della Croce Rossa, non solo Italiana ma della Federazione Internazionale, è dedicato proprio alla Gioventù. Oggi per far leva sui nuovi possibili volontari bisogna responsabilizzare a partecipare alla cittadinanza attiva, quella che può fare la differenza, anche attraverso canali non tradizionali come i social, che sono diventati il modo più diretto per raggiungere e aggregare le persone.

Ci sono dei progetti nuovi che partiranno nel 2025?

I nuovi progetti sono molti, ci stiamo lavorando con energia fin dalla nostra elezione a novembre scorso, ma preferiamo non fare anticipazioni per non rovinare la sorpresa! Ne nominerò solo uno, che coinvolgerà volontari e cittadini: quest’anno ricorre il 50° anniversario della presenza della Croce Rossa Italiana a Brugherio. Non preannuncio troppo ma dico solo – passatemi il termine: stay tuned! Voglio ringraziare tutti i Volontari, non solo quelli di Croce Rossa e quelli di Brugherio, ma proprio tutti coloro che sono impegnati in questo mondo che è importante, se non fondamentale, per tantissimi aspetti della vita civile e sociale di questo Paese, e voglio rivolgere loro e alle loro famiglie, dato che siamo all’inizio del 2025, un sincero augurio affinché quest’anno possa regalare gioie e soddisfazioni in ogni ambito.

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