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La comunità paraguaiana a Brugherio: un ponte tra due culture

L’ambasciatrice María José Argaña Mateu, dietro la bandiera con cappotto chiaro, e Alcides Avalos, primo a sinistra, in una foto di gruppo durante il «consolato itinerante»
L’ambasciatrice María José Argaña Mateu, dietro la bandiera con cappotto chiaro, e Alcides Avalos, primo a sinistra, in una foto di gruppo durante il «consolato itinerante»

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La comunità paraguaiana a Brugherio: un ponte tra due culture

Una comunità di «piccoli imprenditori, amanti della casa, giovani studenti e innovatori»: così l’ambasciatrice del Paraguay in Italia, María José Argaña Mateu, descrive i suoi connazionali residenti nel nostro Paese. In un’intervista rilasciata durante un recente incontro con la comunità paraguaiana in via Fratelli Cervi, l’ambasciatrice ha sottolineato il forte legame che unisce Italia e Paraguay, ricordando che «il 25% dei paraguaiani ha ascendenti o discendenti italiani». Un legame che si rafforza grazie all’impegno dell’Ambasciata, che con il suo “consolato itinerante” raggiunge i paraguaiani in diverse città italiane per fornire loro assistenza e documentazione. Sabato sono stati consegnati 46 passaporti ad altrettante persone provenienti da tutto il nord Italia, spesso accompagnati da parenti, per un pomeriggio che è diventato occasione di incontro e di festa.

«L’obiettivo – spiega Argaña Mateu – è rafforzare e formalizzare la collaborazione tra i nostri Paesi. Questi incontri ci permettono di capire come i paraguaiani vivono e come sono accolti in Italia». E l’accoglienza, a giudicare dalle parole dell’ambasciatrice, sembra essere positiva: «I paraguaiani sono riconosciuti per il loro lavoro onesto, per il loro servizio alla comunità e per la loro umanità».

Non mancano, naturalmente, le difficoltà. «I problemi principali – riferisce l’ambasciatrice – riguardano il riconoscimento in Italia della patente di guida ottenuta in Paraguay e il trasferimento dei contributi previdenziali». La nazione sudamericana, aggiunge, sta lavorando con impegno per la doppia cittadinanza, in modo da garantire maggiori benefici ai paraguaiani che vivono in Italia.

La consegna dei passaporti
La consegna dei passaporti durante il «consolato itinerante»

L’integrazione è testimoniata anche dal fatto che, riferisce Argaña Mateu, «fino a una settimana fa non avevamo connazionali detenuti in Italia. Ora sappiamo di due compatrioti in carcere, ma stiamo seguendo la situazione senza particolari problemi». L’Ambasciata può contare anche sul supporto dell’Associazione dei paraguaiani in Italia, che collabora attivamente nella formalizzazione dei documenti e nell’iscrizione dei connazionali all’Ambasciata. In Lombardia è rappresentata da Alcides Avalos, brugherese dal 2018. In città i paraguaiani sono una decina e, afferma, si sono ben integrati in città. 

Nonostante la distanza e il tempo trascorso, i paraguaiani in Italia mantengono un forte legame con la loro terra d’origine. «In questo incontro – osserva l’Ambasciatrice – ho percepito l’amore dei paraguaiani per la loro patria, la nostalgia per la loro gente, la loro cultura, le tradizioni e la lingua guaraní». Un amore ricambiato, come dimostra l’impegno dell’Ambasciata nel sostenere e valorizzare la comunità in Italia.

«Il Paraguay – conclude Argaña Mateu – è un Paese accogliente e generoso. Molti stranieri che ho invitato a investire in Paraguay mi hanno detto di non aver mai incontrato un popolo così nobile, capace di farli sentire a casa».

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