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Roberto Assi, primi giorni da sindaco: «Subito t-red e viabilità». Allo studio i nomi degli assessori

Roberto Assi mercoledì 17 maggio dopo aver indossato per la prima volta la fascia da sindaco di Brugherio
Roberto Assi mercoledì 17 maggio dopo aver indossato per la prima volta la fascia da sindaco di Brugherio

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Roberto Assi, primi giorni da sindaco: «Subito t-red e viabilità». Allo studio i nomi degli assessori

Il progetto era chiaro ma è durato ben poco. Roberto Assi aveva in mente di passare il lunedì pomeriggio nella sede di Brugherio popolare europea, via Vittorio Veneto, sommando i dati che arrivavano dai rappresentanti di seggio. E lì operare fini valutazioni per capire se il risultato atteso, tra il 48% e il 52%, avrebbe portato o meno al ballottaggio, attendendo fino a tarda sera i dati ufficiali. «Ma non ho fatto in tempo ad appoggiare il computer – racconta- che già prima delle 18 sono stato travolto dall’entusiasmo dei colleghi di coalizione, da passanti e negozianti che si congratulavano per l’elezione. Oltre a Simone Castelli e Damiano Chirico, primi tra gli avversari a farmi le congratulazioni, li ringrazio. Soprattutto però ringrazio tutta la coalizione che mi ha sostenuto». Finiscono così i 10 anni da sindaco di Marco Troiano e inizia la guida di Brugherio a cura di Roberto Assi e del centrodestra.

Assi, si aspettava un risultato del genere, 58,66% di voti?
No. Confesso che nei giorni precedenti al voto avevamo già preallertato i grafici perché lavorassero a volantini e immagini per il ballottaggio.

E allora come se lo spiega?
Abbiamo un po’ tutti la sindrome da notte prima dell’esame, il dubbio dell’ultimo momento, ma la realtà è che il popolo è intelligente ed esigente. Aveva probabilmente deciso da tempo chi votare, a prescindere dalla campagna elettorale. E noi come Bpe siamo sul territorio da sempre. Il risultato personale straordinario di Mariele Benzi non è un caso e lo conferma.

Sente la responsabilità del voto di quasi 9mila cittadini?
L’ex sindaco Marco Troiano, che ringrazio, mi ha passato la fascia tricolore dicendomi «è una fascia pesante». La sento tutta, questa responsabilità e la sentiamo come gruppo. Speriamo di non deludere le aspettative, contiamo di farlo con l’aiuto di tutti e non nascondo che nella testa abbiamo tanti progetti, tantissimi. Vorremmo farli tutti subito, ma stiamo capendo come procedere.

Cosa le hanno chiesto le persone incontrate negli scorsi mesi?
La cosa bella della campagna elettorale è l’incontro con centinaia di persone: ciascuno racconta di sé. Ci sono stati anche incontri in cui ho faticato a trattenere la commozione, cosa rara per me. Penso ad esempio a ragazzi di 25 e 30 anni che mi raccontavano di aver avviato un’attività nel 2019 e di aver resistito a fatica nei due anni di Covid. Eppure ce l’hanno fatta, pur magari con qualche ferita, e ora chiedono di essere sostenuti. Sono loro che hanno fatto la città. Sono loro che stanno tenendo in piedi la città e quindi bisogna assolutamente stare al loro fianco. È l’alleanza di cui parlavo in campagna elettorale.

Come hanno reagito i suoi genitori all’elezione?
Lo dico sinceramente e con un sorriso: l’avrebbero evitata volentieri. Ma sono loro grato perché mi hanno sempre sostenuto. Quando ho indossato per la prima volta la fascia tricolore e ho dato una rosa a mia mamma, lei si è emozionata. Forse anche mio papà, ma lui non lo dà a vedere, è un tipico brugherese, ma era seduto in prima fila.

Come concilierà il suo lavoro e l’attività da sindaco?
Sarò sindaco a tempo pieno. Per qualche tempo passerò un’ora in ufficio prima di arrivare in Comune, ma poi valuterò a seconda degli impegni. Brugherio merita un sindaco a tempo pieno.

Quali sono le prime azioni che avete in mente?
Ho già avvertito il comandante Silverio Pavesi che ragioneremo fin da subito sui t-red di viale Lombardia e sulla viabilità del centro. Sono da affrontare subito anche i problemi del personale del Comune e il tema dei contenziosi aperti con il Comune che bloccano 5 milioni di euro di Bilancio. Aspetti che valuteremo non appena nominata la giunta. Altre cose invece le ritoccheremo ma nella continuità, riconoscendo che sono ancora valide, come ad esempio il Pgt.

Con quali criteri sceglierà gli assessori?
Due, molto semplici: la competenza e la rappresentatività. Perché servono persone giuste e capaci nei diversi ambiti. E perché nella giunta deve riflettersi la scelta degli elettori alle urne.

Quali obiettivi invece vede all’orizzonte?
Nel 2026 ci saranno le olimpiadi invernali di Milano e Cortina. È l’occasione per guardare più in là dei confini comunali e proporsi come realtà a due passi dagli aeroporti, dalla tengenziale, dalla metropolitana. Abbiamo un tessuto di società sportive ricchissimo, ma strutture inadeguate.

Sta dicendo che farà un nuovo palazzetto dello sport?
Non l’ho promesso in campagna elettorale perché sarebbe stata quantomeno incauta. Ma vogliamo ragionarci e non farci sfuggire eventuali possibilità.

Aiuta, avere una Regione guidata dal centrodestra?
La Regione non valuta con criterio di vicinanza politica i progetti da finanziare, ma certo ci aiuterà avere contatti di comunicazione diretti.

Cosa pensa del nuovo consiglio comunale?
Mi sembrano tutti dei bei nomi, sono contento. Dagli avversari mi aspetto opposizione, che è fondamentale in democrazia, ma anche collaborazione.

Il suo ufficio ora è piuttosto spoglio, cosa ci metterà?
Intanto toglierò tutta la plastica, che odio. Poi, farò qualche cambiamento, anche e se possibile in municipio. Perché anche l’estetica è fondamentale.

Filippo Magni

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