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Terremoto, ecco come si mobilita la città per le popolazioni di Turchia e Siria

terremoto in Turchia (foto da caritas.it)
Il terremoto in Turchia (foto dal sito caritas.it)

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Terremoto, ecco come si mobilita la città per le popolazioni di Turchia e Siria

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4.17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e la Siria. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7. Oltre 10mila i morti accertati, riferisce Caritas Italia, ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie.

Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà ancora drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà.

Anche questa volta, in città, si è attivata la macchina della solidarietà, in due modi.

La Caritas brugherese ha scelto di sostenere la campagna di raccolta fondi di Caritas Ambrosiana. L’ente legato alla Diocesi di Milano preferisce sempre, nei primissimi giorni dopo tragedie simili, attivare raccolte fondi. Non essendo in grado di sapere, nella concitazione della prima conta dei danni, se sia possibile o meno portare a destinazione eventuali beni di prima necessità raccolti. Per donare: sito internet donazioni.caritasambrosiana.it oppure chiamare il numero 02.40703424 per conoscere differenti modalità di donazione.

La Croce Bianca brugherese, insieme al Comune, al gruppo Alpini e all’associazione Kupalinka, organizza una raccolta di vestiti invernali in buono stato, cibo in scatola a lunga scadenza, tende, coperte e sacchi a pelo. Chi ne ha, può portarli in Serra De Pisis (nel parco di Villa Fiorita) giovedì 16 e venerdì 17 febbraio dalle ore 15 alle 19; sabato 18 dalle ore 9 alle 18. «Quanto raccolto – spiega Irina Petrini, una degli organizzatori – sarà inscatolato, etichettato e portato a Roncello nell’hub del consolato della Turchia. Da lì partirà con i cargo Turkish Airlines verso le zone colpite».

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