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Polpette troppo rosa alle mense scolastiche, sembrano crude, CIR food cambia il fornitore

Le polpette non servite ad alcuni alunni della scuola Manzoni nel timore che fossero crude
Le polpette non servite ad alcuni alunni della scuola Manzoni nel timore che fossero crude

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Polpette troppo rosa alle mense scolastiche, sembrano crude, CIR food cambia il fornitore

Ha suscitato allarme una partita di polpette di manzo arrivate mercoledì 14 dicembre alla mensa della scuola elementare Manzoni. Esternamente parevano impeccabili ma, una volta tagliate, l’interno era rosa e sembrava crudo. Per precauzione, non sono state servite ai bambini.

«La scuola – afferma l’assessora all’istruzione Giovanna Borsotti – ci ha subito segnalato la questione, mettendo in dubbio il grado di cottura. Chi le ha assaggiate, in realtà, ha detto che erano cotte. Per precauzione, però, l’ufficio comunale preposto si è attivato e ha chiesto spiegazioni a CIR food», l’azienda incaricata del servizio di mensa comunale. CIR ha inviato al Comune i report della cucina che tenevano traccia delle temperature di esercizio e dei tempi di cottura, i quali non segnalavano anomalie. I fornitori delle mense hanno però l’obbligo di conservare, per 48 ore, un campione casuale di qualunque cibo prodotto. Così è successo anche per le polpette, che sono state inviate in un laboratorio analisi. Gli esiti arriveranno nei prossimi giorni (non c’è carattere di urgenza perché non sono stati segnalati casi di malessere tra i bambini) e, nel frattempo, le polpette previste alle mense nella scorsa settimana sono state precauzionalmente sostituite dal prosciutto cotto.

Secondo quanto è emerso, pare che l’interno rosa delle polpette (che arrivano surgelate nelle cucine di CIR food) fosse una scelta voluta dal produttore, per dare un maggior effetto di genuinità. «Il nostro obiettivo – riferisce CIR food – è che i bambini mangino ciò che viene loro proposto. Se un prodotto è proposto in modo da portare i bambini a non consumare il pasto, l’obiettivo non è raggiunto: ecco perché stiamo valutando la possibilità di cambiare il fornitore».

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