Polizia Locale: merce distrutta, sequestri e multe

Gli agenti di Polizia Locale stanno effettuando diversi controlli relativi alla tutela dei consumatori. Mercoledì mattina 23 novembre, si sono dedicati a un’ispezione simultanea in due esercizi commerciali che vendono alimenti e bevande nella zona del centro cittadino. Essendo le indagini in corso, la Locale non ha comunicato di quali negozi si tratti.

In uno dei due negozi, in particolare, la persona preposta alla vendita si è data alla fuga non appena ha visto gli agenti. Successivamente rintracciata, sono stati attivati controlli circa la regolarità della posizione di lavoro: le verifiche sono ancora in atto.

Durante l’ispezione, gli agenti avrebbero trovato 86 confezioni di prodotti oltre la data indicata quale scadenza o con etichettatura irregolare perché mancavano le obbligatorie diciture in lingua italiana. Rilevata anche  presenza di frutta sfusa senza le dovute indicazioni di legge. La merce ritenuta non vendibile è stata sequestrata per essere distrutta e al titolare del negozio è stata fatta una multa di 1.800 euro.

Nel secondo negozio, invece, a quanto risulta sarebbero state trovate 30 confezioni di alimenti oltre la data indicata di scadenza: anche quelli sono stati sequestrati e distrutti. Nel corso dell’ispezione, gli agenti avrebbero accertato anche irregolarità amministrative legate alla vendita di alcolici che pertanto sono stati sospesi dalla vendita mediante la posa di sigilli. L’esercente si è poi attivato presso i monopoli per l’immediata regolarizzazione della vendita degli alcolici. La sanzione totale è stata di 1.660 euro.

Anche martedì 22 la Polizia Locale, questa volta insieme a personale ATS, ha effettuato un controllo congiunto presso un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande che si trova nel quartiere Ovest. Uno dei tre lavoratori presenti, straniero, è risultato avere il visto scaduto: gli agenti hanno attivato la corrispondente procedura presso la Questura al fine di regolarizzarne la permanenza nel territorio italiano con conseguente segnalazione all’Ispettorato del Lavoro. L’ATS ha proceduto nei confronti del titolare, anch’esso straniero, con la chiusura del locale e il sequestro dell’attrezzatura per conservare gli alimenti, in quanto secondo i tecnici non venivano rispettate le norme d’igiene.