Mariano Vaccaro, Giambattista Schiaffino, Manuela Bertoldo e Stefano Testa durante la cerimonia di consegna
Una domenica nel nome di Filippo Schiaffino. Bisognerebbe provare a resistere alla tentazione di cadere nella retorica, quando una giovane vita fugge troppo alla svelta all’effetto della sua famiglia e dei suoi amici, lasciando al contempo un vuoto incolmabile nella comunità in cui è cresciuto, ma non è facile. Quella di Filippo, è la storia di un ragazzo perbene, cresciuto in una famiglia perbene che con forza, grazie ai genitori Gianbattista e Manuela, riflette e reitera nell’universo l’immagine del giovane scomparso nel 2020, all’età di soli 21 anni, attraverso l’associazione che porta il suo nome, anzi il suo soprannome Flipness.
Filippo aveva sue numerose passioni, ma due in particolare hanno occupato ogni anfratto della sua anima nel troppo poco tempo che il destino, dio o chi per lui, a seconda della fede di ognuno, gli ha concesso: quella per il suo lavoro, insieme a quella per lo sport. Flipness lavorava al Bundalinda, dove faceva il bartender, e giocava a calcio nel CGB prima di essere costretto allo stop dai suoi problemi di salute.
Una domenica nel suo nome, dicevamo, quella dello scorso 12 dicembre, quando nel corso di soleggiatissimo pomeriggio di fine autunno, prima del fischio d’inizio della partita casalinga del campionato di Prima Categoria, l’associazione Flipness ha voluto donare alla società di calcio All Soccer, un defibrillatore. Dal centro del campo ha preso la parola un commosso Giambattista Schaiffino, che accompagnato dalla moglie ha preso la parola: “Quando vediamo la maglia di un giovane calciatore che corre, noi ci sentiamo felici”. Poi dopo aver mandato giù quel groppo che inevitabilmente si mette di traverso in gola e toglie per qualche attimo il respiro, cerca di strappare un sorriso “Speriamo di aver buttato via i soldi e che questo apparecchio non serva mai. Detto da un genovese, non una cosa da poco”. Poi più seriamente aggiunge “Nella malaugurata ipotesi che si renda necessario il suo utilizzo speriamo sia determinante per salvare una giovane vita”.
Quando gli applausi di tutti i presenti si placano, a conclusione di questa breve cerimonia, parla anche Mariano Vaccaro, presidente di All Soccer “Siamo vicini al Natale e avremmo voluto fare tutto un altro tipo di festa, ma la situazione sanitaria non ce lo ha consentito. Oggi, oltre a fare gli auguri ai ragazzi e alle loro famiglie, vogliamo ribadire con orgoglio che l’associazione Flipness, il cui nome è scritto sulle nostre maglie, rappresenta alla perfezione i valori, i costumi e lo spirito che vogliamo fare nostri. Ringraziamo la famiglia Schiaffino per questo importante contributo”.
