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Vaccini, il direttore dell’Ats Mario Alparone: «Ora 7 giorni su 7»

foto da Ospedale San Gerardo

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Vaccini, il direttore dell’Ats Mario Alparone: «Ora 7 giorni su 7»

Alla data di mercoledì 13 gennaio, spiega il direttore generale Mario Alparone, l’ASST Monza ha vaccinato «circa 3.000 sanitari su un target di 7.000 persone. Ci sono 2.000 persone prenotate da qui al 17 gennaio ed abbiamo aperto altre 2.000 agende. L’indicazione regionale è quella di finire il primo ciclo di vaccinazioni preferibilmente entro domenica».

L’Ospedale di Monza è partito «con 234 vaccinazioni al giorno, oggi (mercoledì 13 ndr) raggiungeremo le 500 e domani le 700, un grosso impegno per la nostra struttura per raggiungere gli sfidanti obiettivi posti dalla Regione». Le vaccinazioni procedono 7 giorni su 7 e, aggiunge, «in questa prima fase sono per il personale interno tra strutturati, liberi professionisti, specializzandi, interinali, universitari e ditte esterne che lavorano stabilmente, insieme agli esterni tra RSA, medici di medicina generale, personale delle Croci, dipendenti ATS, Dipendenti della Fondazione MBBM».

La complessa gestione delle prenotazioni è gestita tramite l’app Zerocoda e il vaccino, anche per il personale medico, non è obbligatorio, ma su base volontaria. «Io – riferisce Alparone – mi sono vaccinato. Il consiglio è quello di vaccinarsi, per uscire quanto prima da questa situazione».

La domanda più gettonata è quando si apriranno le vaccinazioni di massa. «Non abbiamo ancora indicazioni – sostiene il Dg – sul fronte della vaccinazione ai cittadini che devono provenire dal commissario Arcuri». Al momento, passata la fase del personale medico, dovrebbe toccare, nell’ordine, a ospiti e personale delle Rsa, anziani sopra gli 80 anni, poi persone dai 60 ai 79 anni, poi persone di ogni età con patologie o disabilità. Poi, tutti gli altri, secondo modi e tempi che il Governo non ha ancora reso noti.

A questo proposito, il leader della Lega brugherese, Maurizio Ronchi, lancia la proposta di far diventare il Centro commerciale Kennedy un centro vaccinale. «La Regione – afferma – ha confermato che i medici di base possono effettuare le vaccinazioni anti Covid. Ma in spazi adeguati: spesso hanno studi piccoli, di una o due stanze. Mettiamo loro a disposizione i locali del Centro Kennedy di proprietà del Comune: sono ampi, in una struttura grande, riscaldata e servita, con negozi». Pensandoci già adesso perché, aggiunge, «non c’è tempo da perdere». Dati ufficiali non ce ne sono, ma la campagna di massa potrebbe essere da metà febbraio «e per quella data – sostiene Ronchi – dobbiamo essere già pronti con tutti i dettagli di modi, tempi, orari».

Proprio giovedì, riferisce il sindaco Marco Troiano, «è arrivata dall’ATS (azienda per la tutela della salute) una lettera, inviata ai sindaci di tutti i comuni, nella quale si chiede se vengono confermate per la campagna vaccinale anti Covid gli spazi già messi a disposizione per l’antinfluenzale». Per quanto riguarda Brugherio, aggiunge, «assolutamente sì, siamo a disposizione come sempre detto. Avevamo già reso disponibili la sede della consulta a San Damiano, la sede della consulta in piazza Togliatti, la palazzina del volontariato di via Oberdan, l’ex oratorio di Maria Bambina di via Filzi e un negozio al Centro commerciale Kennedy».

Fu poi effettivamente utilizzata, per la campagna antinfluenzale, solo la sede di Maria Bambina. «Ma confermiamo la disponibilità di tutti questi spazi, se ATS o i medici li vorranno utilizzare»

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