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Scuola dell’infanzia Rodari: Zeb, la piccola zebra che aiuta i bambini a rientrare a scuola
Quest’anno la scuola dell’infanzia Rodari ha accolto i bambini ispirandosi al racconto di Zeb e la scorta di baci, di Michel Gay.
Una storia sentimentale ed avventurosa pensata per accogliere non solo i nuovi arrivati, ma anche i più grandi, assenti da tanti mesi a causa della pandemia. La storia di questa piccola zebra emozionata per l’imminente partenza per il campo estivo, ma allo stesso tempo spaventata all’idea di lasciare mamma e papà, ci ha permesso di entrare in empatia con lo stato d’animo di molti nostri piccoli alunni e di organizzare un ambiente che, nonostante tutte le accortezze in materia di sicurezza, potesse accoglierli e fornirgli uno spazio sereno e stimolante per esprimersi e socializzare.
Un libro gigante realizzato come una sorta di pergamena, l’accoglienza in un angolo appartato del giardino, la lettura dell’insegnante, che amplifica la sua voce emozionata perché superi la barriera di visiera e mascherina, si rivelano strumenti vincenti… i piccoli, dopo l’ascolto, trepidano per una corsetta in giardino e i genitori esprimono fiducia e speranza per quella che sarà una nuova avventura.
Per salutare bambini e genitori un piccolo dono come ricordo di questa esperienza… un ciondolo di cartone in cui stampare la cosa più dolce che c’è, il bacio di mamma e papà… quel bacio che, come rituale, ogni mattina, ciascun bambino riceverà come saluto dai suoi affetti più cari e conserverà in un angolino del suo cuore…
E mentre tutto questo accade, curiosi occhietti sbirciano dalle finestre della classe per conoscere in anteprima i loro nuovi compagni… Sono i bambini più grandi che da giorni si preparano con canzoni e disegni per far sentire i nuovi amici accolti e protetti… per parlare con loro di come è bello stare insieme, affrontare nuove esperienze, conoscere nuove persone… per condividere lo stupore di un viaggio, quello alla scuola dell’infanzia Rodari, ciascuno con la sua scorta di baci caramella, da prendere e da donare… per gustarsi, uno accanto all’altro, la bellezza del diventare, ogni giorno, sempre un po’ più grandi.
Le docenti