Connect with us

Noi Brugherio

Il dono di Valter Cominoli alla città: un dipinto del Cinquecento napoletano per Moncucco

Valter Cominoli accanto al dipinto che ha donato al comune (foto di Maurizio D'Alterio)

Comune

Il dono di Valter Cominoli alla città: un dipinto del Cinquecento napoletano per Moncucco

È stato presentato al pubblico in anteprima, sabato sera 26 ottobre, il dipinto donato al Comune da Valter Cominoli: presto sarà posizionato nel tempietto di Moncucco.

Brugherese residente a San Damiano, Cominoli è perito e studioso di arte russa e bizantina e appassionato d’arte: perché ha deciso di donare il quadro al Comune?
Mi è capitato di visitare chiese anche di modesta architettura, di epoca irrilevante, che ospitano però qualcosa di significativo: un dipinto, una scultura, un elemento d’arredo non qualunque. Noi, a Brugherio, qualche edificio interessante lo abbiamo e il tempietto è il nostro fiore all’occhiello. Mi sono chiesto, perché non arricchirlo con un elemento classico e canonico per una realtà religiosa qual è San Lucio? D’altra parte, questo oggetto è più bello come proprietà dei 35mila brugheresi che non dell’unico che di tanto in tanto lo guardava con affetto e simpatia.

È un’immagine insolita per la città…
Nel repertorio iconografico locale si rileva l’assenza di un elemento di questo tipo: raffigura l’ultima parvenza di umanità del Cristo. La sua esistenza si è oramai esaurita però per qualche ora, in attesa della sepoltura, sarà ancora tra noi. Lo rivedremo poi con la Maddalena, o in cammino verso Emmaus, e non sarà più il nuovo Adamo.

Ci parli del dipinto: conosciamo epoca e autore?
L’ho acquistato 35 anni fa durante un’asta a Milano, mi aveva colpito moltissimo il dettaglio di pectus excavatum di Cristo. Possiamo dire che, sull’onda di certe tradizioni, dovrebbe risalire all’area napoletana alla fine del Cinquecento. Secolo che a Napoli è durato almeno fino al 1609 quando Caravaggio, in quella zona, operò una non piccola rivoluzione nell’arte figurativa. È plausibile che il dipinto abbia accolto istanze dei pittori bolognesi, fiorentini, romani che finivano per transitare da Napoli. È ormai lontanissimo da discorsi rinascimentali e va a larghi passi verso il barocco. Uno studio più approfondito potrebbe darci ulteriori informazioni.

Che valore ha?
Non parliamo di soldi, ha un valore storico e documentale. Per essere chiari: non verranno il direttore del Louvre, o di Brera, a chiedere di averlo nelle proprie collezioni. Ma proprio per questo trovo corretto che sia posizionato in una sede significativa, deliziosa, interessante, come è Moncucco. Io ho tentato di riportare il dipinto alle origini, dato che presentava un colossale fiocco, realizzato posteriormente, a coprire il panno che cinge Cristo. Era stato grossolanamente dipinto sopra e l’ho fatto restaurare rimuovendolo.

Dove potremo vedere il dipinto?
Verrà posizionato nel tempietto di Moncucco, con due spalle montanti verticali lignee, nella “mancata abside” della navata di sinistra. I due montanti lignei dovrebbero dare la parvenza di un piccolo altare, un nuovo elemento architettonico.

Perché proprio Moncucco?
Sono affezionato al tempietto come spero lo sia la maggior parte dei brugheresi: ha questo fascino epico che gli deriva dalle vicende ricostruttive legate al viaggio via acqua. Rifulge fra tutti i nostri deliziosi edifici: ha subito dei completamenti e integrazioni rispetto all’origine, ma sono belli, omogenei e di buona qualità.

Non è raro che un artista doni una sua opera al Comune, al termine di una mostra. È la prima volta, almeno in decenni recenti, che un privato regali un dipinto acquistato in un’asta…
Sì, tanto che il sindaco e l’assessora Laura Valli, con i quali ho capito subito di parlare la stessa lingua, al primo incontro mi chiesero quanti soldi volessi per il quadro. «È un dono», ho chiarito subito. Anzi, ho il sogno-progetto di aggiungere anche qualche altro elemento, ho dei crocefissi significativi, scolpiti in legno, potrebbero trovare spazio sull’altare o accanto, come da disposizioni conciliari più recenti.

Continue Reading

More in Comune

To Top