Comune
Opinioni diverse sulle Iene per i tre candidati sindaco Assi, Balconi, Canzi
Tutti critici nei confronti del Piano del centro, i 3 candidati sindaco che sfideranno Troiano il prossimo 10 giugno hanno però posizioni diverse nei confronti del servizio delle Iene che tanto clamore ha suscitato in città.
Per Roberto Assi (candidato di Brugherio popolare europea, Uno sguardo oltre, Progetto Brugherio) il Piano è «un progetto politicamente sbagliato». Come Consigliere comunale, aggiunge, «ho svolto il mio dovere nel momento in cui ho partecipate le mie perplessità agli organi di vigilanza preposti». Però, tiene a precisare, «ben altra cosa è dare impulso, come altri politici hanno fatto, al noto servizio delle Iene. Personalmente, amo Brugherio e la Chiesa di Brugherio che per me è madre nella fede, a prescindere da ciò che singoli uomini di Chiesa possano fare o aver fatto di sbagliato, e proprio per questo non mi piace vederla dipinta con tinte fosche». E dunque, conclude, «non si parla male della propria madre, nemmeno quando sbaglia: si cerca di correggere ciò che non va e questo l’abbiamo fatto con la nostra azione nelle sedi deputate». Per poi rilanciare: «Rinnovo il mio invito al sindaco a un faccia a faccia pubblico sul Piano del Centro, nel quali si discuta anche delle tematiche legali e, sulla base dei documenti, si risponda in tempo reale ai cittadini».
Anche Carlo Nava, che sostiene Assi, ha tenuto a diffondere una nota nella quale scrive che le tre liste «deplorano la modalità con la quale è stata presentata la vicenda», dissociandosi «dal servizio televisivo evidenziando e confermando però le nostre perplessità sull’intervento urbanistico in oggetto».
Simile la linea di Christian Canzi (Movimento 5 stelle): «Il servizio non ci è piaciuto perché la questione è affrontata in modo parziale, si parla solo dell’aspetto economico e non si aggiunge niente a quanto già si sapeva, anzi confonde le idee a chi non le aveva già chiare». Il Movimento tiene anche a «prendere le distanze dalla gestione del servizio e dai tempi della sua messa in onda, una gestione grossolana che serve a fare propaganda a Balconi banalizzando una vicenda dalla grande complessità». Come si può, aggiunge, «parlare del piano del centro senza affrontare il tema dell’impatto ambientale? La politica non si fa con i servizi in tv». Il gruppo ha postato su facebook il servizio, attirando le critiche di alcuni avversari politici. «Non ci siamo accodati – risponde Canzi, ma non potevamo far finta di niente. Nel post abbiamo cercato di ricostruire la questione».
Naturalmente più favorevole Massimiliano Balconi (candidato di Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia, X Brugherio), unico politico ad apparire esplicitamente in video. Assicura di non essere stato lui a chiamare le iene: «Ho avuto la parte che avete visto nel servizio. Sono un consigliere comunale che, insieme ad altri colleghi di opposizione, ha ritenuto opportuno rilevare, anche attraverso esposti nelle opportune sedi, possibili vizi formali e sostanziali nell’iter procedurale del “piano del centro». Del servizio, dopo averlo visto in tv, condivide «il contenuto per il fatto che vengono ribadite, seppur in modo sintetico e con un approccio meno tecnico, alcune delle perplessità sollevate dal sottoscritto e da altri consiglieri comunali».
È invece unanime la condanna alle scritte comparse sui muri martedì notte, oltraggiose nei confronti di parroco e sindaco, con tutta probabilità in reazione al servizio delle iene. «Li condanno fermamente come uomo, come consigliere comunale e come candidato sindaco», dice Balconi, mentre Canzi parla di «atto scorretto e vigliacco, chi agisce così si squalifica da solo. È un atto vile, esprimo la mia solidarietà al parroco e al sindaco».
Per Roberto Assi si tratta di «un gesto deprecabile a prescindere e da condannare senza riserve. Mi permetto allo stesso tempo si operare due considerazioni. La prima: se si cerca in tutti i modi di reprimere il dissenso, presto o tardi questo scoppia». La seconda: «A prescindere dal singolo caso, ognuno deve assolvere ai propri doveri non intervenendo in ambiti che non gli competono. Chi decide di fare politica, anche se esterno alla politica, in un momento così cruciale e non privo di tensioni, deve mettere in conto che certe cose, per quanto sgradevoli, possono accadere».